AgenPress. “Questa non è una presenza doverosa istituzionalmente, è anche quello, ma è soprattutto una manifestazione di solidarietà e di incoraggiamento per mantenere il ricordo perché non avvenga mai più”, così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo alle celebrazioni organizzate dalla Provincia di Treviso in occasione del Giorno della Memoria il 27 gennaio 2025.
Tanti i richiami emotivi alle personali esperienze del Guardasigilli, come durante la visita effettuata in forma privata nei campi di sterminio in Germania e Polonia, da Auschwitz-Birkenau a Dachau, le sconvolgenti testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto nel corso del processo simbolo contro l’aguzzino Adolf Eichmann, gli esempi di generosità offerti dai trevigiani durante l’occupazione nazista, i molti civili profughi e i prigionieri fuggiaschi assistiti e salvati dalle famiglie dei concittadini, comprese quella del ministro e di sua moglie.
E’ stata così riaffermata la necessità di mantenere vivo con ogni mezzo possibile il ricordo collettivo di quella tragedia, definita da Nordio come “forse la più grande nel catalogo nero delle nefandezze umane”. Un compito tanto più importante, quanto più sono destinate a venir meno col tempo le esistenze umane di coloro che di quei fatti furono diretti testimoni.