AgenPress – L’Unione europea ha sospeso le sue contromisure sulle tariffe commerciali statunitensi ingiustificate per consentire il tempo e lo spazio per i negoziati UE-USA.
La pausa è stata annunciata per la prima volta dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen la scorsa settimana e avrà effetto giuridico domani.
La decisione, che sospende per un massimo di 90 giorni le contromisure previste dall’UE contro i dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio dell’UE, è stata presa in risposta al fatto che gli Stati Uniti hanno ritardato di 90 giorni le cosiddette tariffe reciproche.
In totale, le contromisure dell’UE sospese coprono 21 miliardi di EUR di esportazioni statunitensi.
Nell’ambito della spinta dell’UE a trovare un risultato negoziato con gli Stati Uniti, il commissario europeo per il commercio Maroš Šefčovič è oggi a Washington DC per tenere riunioni con i suoi omologhi statunitensi al fine di esplorare il terreno per una soluzione negoziata.
Come ha chiarito la presidente von der Leyen nella sua dichiarazione, l’UE vuole “dare una possibilità ai negoziati”, ma se i colloqui non si rivelassero soddisfacenti, le contromisure dell’UE prenderanno il via.
Oltre a queste contromisure ora sospese contro i dazi statunitensi su acciaio e alluminio, proseguono i lavori preparatori su ulteriori contromisure dell’UE.
L’UE ritiene che le tariffe statunitensi siano ingiustificate e dannose, rischiando danni economici per entrambe le parti e per l’economia globale.
Il 14 aprile la Commissione ha adottato due atti giuridici che, rispettivamente, impongono e sospendono le sue contromisure:
- Il primo atto impone le contromisure dell’UE.
- Il secondo atto sospende tutte queste misure fino al 14 luglio 2025.
Il 10 febbraio 2025 gli Stati Uniti hanno annunciato che avrebbero imposto dazi del 25 % sulle importazioni di acciaio e alluminio e di prodotti derivati. La presidente von der Leyen ha immediatamente avvertito che tali tariffe sono “negative per le imprese, peggiori per i consumatori” e darebbero luogo a una risposta europea ferma e proporzionata. Queste tariffe statunitensi sono state imposte il 12 marzo.
Le tariffe statunitensi fino al 25% si applicano all’acciaio e all’alluminio di livello industriale, ad altri semilavorati e prodotti finiti in acciaio e alluminio e anche ai loro prodotti commerciali derivati (dai pezzi meccanici ai ferri da maglia).
In risposta, l’UE ha annunciato un piano rapido e proporzionato per imporre contromisure alle esportazioni di beni statunitensi, affermando costantemente la sua preferenza per la ricerca di una soluzione negoziata con gli Stati Uniti.
Il 9 aprile gli Stati membri dell’UE hanno votato a favore della proposta della Commissione europea.
Più tardi, il 9 aprile, gli Stati Uniti hanno annunciato una pausa di 90 giorni su tutte le tariffe universali che hanno un impatto sull’UE e l’UE ha risposto rapidamente annunciando una pausa sulle contromisure previste.
Il 14 aprile la Commissione ha adottato due atti di esecuzione, uno che adotta le contromisure dell’UE e un altro che le sospende immediatamente.
Nel corso degli incontri di ieri sul tavolo sono stati posti “la nostra offerta di lavorare per ottenere tariffe reciproche zero per zero per tutti i beni industriali, comprese le automobili, il tema della sovraccapacità globale nei settori dell’acciaio e dell’alluminio, la resilienza delle nostre catene di approvvigionamento nei semiconduttori e nei prodotti farmaceutici”.
Un portavoce della Commissione Ue, sottolinea che Bruxelles “continuerà ad affrontare questi colloqui in modo costruttivo. È chiaro che saranno necessari notevoli sforzi congiunti” per un’intesa
“Come sostenuto fin dal primo giorno, preferiamo i negoziati ai dazi, che danneggiano le nostre rispettive economie, gli operatori economici e i consumatori. Occorre inoltre affrontare l’incertezza che gli Stati Uniti hanno introdotto nell’economia globale. L’incontro di ieri ha toccato molti argomenti, dalle tariffe alle barriere non tariffarie. È stata esplorata la possibilità di un accordo equo e reciprocamente vantaggioso. Il Commissario ha ribadito che l’Ue e gli Usa condividono molte sfide e possono affrontarle insieme a vantaggio di entrambe le parti”.
“L’Ue sta facendo la sua parte. Ora è necessario che gli Stati Uniti definiscano la loro posizione. Come in ogni negoziato, questa deve essere una strada a doppio senso, un impegno a doppio senso, con entrambe le parti che portano qualcosa al tavolo”, ha aggiunto Sefcovic negli Usa. “Abbiamo proposto di continuare a lavorare a livello di esperti per esplorare ulteriormente il terreno per un accordo reciprocamente vantaggioso. In questa fase, non è ancora previsto un ulteriore incontro a livello di commissario”.