AgenPress – Il comandante in carica dell’810ª Brigata della Flotta del Mar Nero della Russia ha riferito al presidente russo Vladimir Putin che “gruppi sparsi e singoli soldati” delle Forze armate ucraine che combattono nella regione di Kursk “saranno presto annientati”, ha riferito il 27 aprile l’emittente RIA Novosti, controllata dal governo russo.
La dichiarazione contraddice un precedente rapporto del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo cui le forze russe avrebbero riconquistato completamente il territorio dell’Oblast’ di Kursk, la regione di confine russa parzialmente controllata dall’Ucraina dallo scorso agosto.
Secondo il presidente Volodymyr Zelensky, i combattimenti nell’oblast’ di Kursk continuano.
“Le nostre truppe continuano le operazioni difensive attive nelle aree designate delle regioni di Kursk e Belgorod”, ha riferito Zelensky il 27 aprile, riconoscendo che i combattimenti più pesanti si stanno svolgendo nelle oblast’ di Kursk e Donetsk.
Anche l’Ucraina in precedenza aveva smentito le affermazioni del Cremlino, affermando che le dichiarazioni “non corrispondono alla realtà”.
“Le operazioni difensive ucraine in alcune zone dell’Oblast’ di Kursk continuano”, ha dichiarato il 26 aprile lo Stato maggiore ucraino , aggiungendo che il 26 aprile le forze di Kiev hanno respinto cinque attacchi terrestri russi nella stessa zona.
“La situazione è difficile, ma le nostre unità continuano a mantenere determinate posizioni e a svolgere i compiti assegnati”, si legge nella dichiarazione, sottolineando che non vi è alcuna minaccia di accerchiamento. Una fonte militare ha inoltre riferito al Kyiv Independent che Kiev continua a detenere territori nell’Oblast’ di Kursk.
L’Ucraina ha lanciato un’incursione transfrontaliera nell’Oblast ‘ di Kursk nell’agosto del 2024, segnando la prima invasione su larga scala del territorio russo da parte di forze straniere dalla Seconda Guerra Mondiale. L’operazione mirava a sventare un’offensiva russa pianificata contro la vicina Oblast’ di Sumy e a distogliere le forze russe dalla regione del Donbass in difficoltà.
All’inizio di marzo la Russia ha lanciato un’offensiva per riconquistare la regione, costringendo l’Ucraina a ritirarsi da gran parte del territorio inizialmente conquistato, tra cui la città di Sudzha.
Il 26 aprile, il capo di stato maggiore delle forze armate russe Valery Gerasimov ha riconosciuto per la prima volta la partecipazione delle truppe nordcoreane alla campagna, elogiandone “la forza d’animo e l’eroismo”.
Kiev e Seul hanno già dichiarato che la Corea del Nord ha inviato circa 11.000 soldati nell’oblast’ di Kursk, anche se Mosca non lo ha ancora confermato apertamente.