Erdogan: “L’aborto è un omicidio e attacca la comunità LGBTQ+”

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AgenPress. Erdogan ha descritto l’aborto come un omicidio e ha preso di mira la comunità LGBTQ+. Inoltre ha definito “catastrofico” il tasso di fertilità della Turchia e ha lanciato l’allarme, affermando che l’equilibrio demografico del Paese è stato sconvolto.

Per molti anni, noti centri di potere hanno sostenuto politiche di controllo demografico e di pianificazione familiare. Dagli anni ’60, politiche simili sono state attuate nel nostro Paese e in molte parti del mondo. Gli aborti, che sono essenzialmente omicidi se non per motivi medici, sono stati resi innocenti e comuni dagli stessi ambienti. 

Per la prima volta nella storia il tasso di fertilità della Turchia è sceso a 1,48, un tasso ben al di sotto della soglia critica del 2,1. “Si tratta di un disastro” e “nessuno può restare indifferente”, ha sottolineato.

Erdogan ha sostenuto che il calo del tasso di natalità non ha nulla a che fare con l’economia e ha affermato: “Quando il reddito pro capite era un quinto del livello attuale, il tasso di fertilità del nostro Paese era circa il doppio”.

Il presidente turco ha rilasciato ancora una volta dure dichiarazioni contro la comunità LGBTQ+. “Artisti, imprenditori, politici, scienziati vengono linciati e trasformati in morti viventi solo perché criticano la piaga LGBTQI”, ha affermato, e ha parlato di un piano organizzato per abolire il genere: “Coloro che negano la natura umana con il piano della ‘desessualizzazione’ stanno effettuando interventi medici irreversibili sui corpi dei nostri figli. Non possiamo restare inerti ad assistere a questa persistenza, a questo abuso. Non è un caso che queste mani sporche che vengono tese ai nostri bambini di 4-5 anni legittimino relazioni perverse. Sono nemici dell’umanità, delle donne e dei bambini”.

Proseguendo sulla stessa linea, Recep Tayyip Erdogan ha affermato quanto segue: “La lotta contro la perversione LGBTQI è anche una lotta per la libertà, la dignità e il futuro dell’umanità. Come Turchia, vorrei sottolineare che non tollereremo alcuna ideologia che dichiari guerra alla famiglia e alcuna tirannia che neghi la natura delle persone. Continueremo la nostra lotta contro i progetti di “desessualizzazione” che minacciano chiaramente la nostra identità nazionale, anche se provengono da partiti di opposizione e da alcune organizzazioni femminili del nostro Paese”.

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