Leone XIV: i Papi passano, la Curia rimane

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AgenPress. Questa nuova, fondamentale, chiamata di Dio, sempre nella certezza – sottolinea il Pontefice – che “i Papi passano, la Curia rimane”. E questo vale in ogni Chiesa particolare: per le Curie vescovili come pure per la Curia del Vescovo di Roma. “La Curia è l’istituzione che custodisce e trasmette la memoria storica di una Chiesa, del ministero dei suoi Vescovi. La memoria è un elemento essenziale in un organismo vivente. Non è solo rivolta al passato, ma nutre il presente e orienta al futuro. Senza memoria il cammino si smarrisce, perde il senso del percorso”.

Lavorare nella Curia Romana significa contribuire a tenere viva la memoria della Sede Apostolica, nel senso vitale che ho appena accennato, così che il ministero del Papa possa attuarsi nel migliore dei modi…

Un altro aspetto, “complementare” a quello della memoria, che il Papa desidera richiamare è la dimensione missionaria della Chiesa e della Curia. Aspetto sul quale ha insistito tanto il suo predecessore Francesco. “Coerentemente” con il progetto enunciato nella Evangelii gaudium, il Papa argentino – afferma Leone XIV – ha “riformato la Curia Romana nella prospettiva dell’evangelizzazione, con la Costituzione apostolica Praedicate Evangelium”, “ponendosi nella scia” di San Paolo VI e San Giovanni Paolo II. È un aspetto che tocca nel vivo lo stesso Pontefice regnante.

L’esperienza della missione fa parte della mia vita, e non solo in quanto battezzato, come per tutti noi cristiani, ma perché come religioso agostiniano sono stato missionario in Perù, e in mezzo al popolo peruviano è maturata la mia vocazione pastoraleNon potrò mai ringraziare abbastanza il Signore per questo dono!

 

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