AgenPress. Nel 2024 sono stati segnalati 69 casi di presunto abuso, in parte relativi al passato e in parte recenti. A essi sono associati 67 presunti autori: 44 chierici, 15 religiosi e 8 laici. La maggior parte delle segnalazioni riguarda l’ambito parrocchiale (27 casi).
Le presunte vittime sono in prevalenza minori maschi, con una concentrazione significativa nella fascia 10-14 anni. L’età media dei presunti autori è salita da 43 a 50 anni rispetto al biennio precedente. Tra le richieste pervenute ai Centri, il 15,2% proviene da persone che si identificano come vittime; il 35,4% riguarda episodi di abuso in contesto ecclesiale. Sono stati attivati anche 12 percorsi di accompagnamento spirituale e 11 psicoterapeutici.
“Occorre non fermarsi, definire i prossimi passi orientando sempre più la bussola del cammino intorno a quattro poli: responsabilizzazione ecclesiale comunitaria per formare e vigilare a relazioni autenticamente evangeliche per tutti, a partire dal minore e dal vulnerabile; ascolto e cura verso chi è ferito e ricerca verità e giustizia; collaborazione con la società civile perché la tutela ‘sia linguaggio universale’; comunicare come si sta generando una rinnovata salvaguardia e imparare a gestire la crisi con trasparenza”, ha affermato Chiara Griffini, Presidente del Servizio Nazionale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili. “Il Cammino sinodale delle Chiese in Italia – ha concluso – sta dando una ulteriore e convinta spinta, affinché la tutela dei minori e adulti vulnerabili sia sempre più parte integrante della loro missione per tutelare la comunità nel suo essere luogo educativo e socialmente generativo”.