AgenPress. Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, si trova al centro di una complessa vicenda giudiziaria e politica che potrebbe portare alla sua decadenza. Il 28 maggio 2025, il Tribunale ordinario di Cagliari ha respinto il suo ricorso contro l’ordinanza di decadenza emessa dal Collegio regionale di garanzia elettorale il 3 gennaio, in seguito a presunte irregolarità nelle spese sostenute durante la campagna elettorale per le regionali del febbraio 2024.
Le irregolarità contestate riguardano la mancata apertura di un conto corrente dedicato per la raccolta dei finanziamenti destinati alla campagna elettorale e l’assenza di un mandatario elettorale, elementi necessari per garantire la trasparenza dei finanziamenti.
Nonostante il rigetto del ricorso, la decisione finale sulla decadenza spetta al Consiglio regionale della Sardegna, che dovrà deliberare in merito. Inoltre, il 9 luglio è prevista una riunione della Corte Costituzionale per discutere del conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione Sardegna contro lo Stato, in merito alla legge nazionale che regola i casi di decadenza per gli amministratori.
L’opposizione, composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, ha chiesto le dimissioni immediate della presidente Todde, definendo la sentenza del tribunale come “un verdetto che mette i chiodi nella bara della Giunta” .
La presidente Todde ha dichiarato di avere “piena fiducia nella magistratura” e ha annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza, affermando che “le violazioni contestate non sussistono”.
La situazione rimane incerta e potrebbe avere ripercussioni significative sulla stabilità politica della Sardegna. La decisione del Consiglio regionale e l’esito del ricorso alla Corte Costituzionale saranno determinanti per il futuro della presidenza di Alessandra Todde.