AgenPress. Elon Musk ha annunciato la sua uscita dall’amministrazione Trump, ponendo fine al suo incarico come consigliere speciale presso il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE).
La decisione arriva dopo la sua critica alla recente legge di bilancio proposta dal presidente, che Musk ha definito un “enorme progetto di spesa” che aumenta il deficit anziché ridurlo, contraddicendo gli obiettivi del DOGE.
Durante il suo mandato, Musk aveva l’obiettivo di ridurre la spesa pubblica federale di 2.000 miliardi di dollari, ma è riuscito a tagliare solo 175 miliardi, una cifra ben al di sotto delle aspettative. Il DOGE, creato per snellire la burocrazia e ridurre gli sprechi, ha affrontato critiche per i metodi drastici adottati, tra cui il licenziamento di oltre 260.000 dipendenti federali.
La nuova legge di bilancio, approvata dalla Camera dei Rappresentanti e ora al vaglio del Senato, prevede significativi aumenti della spesa in settori come difesa e immigrazione. Secondo l’Ufficio del Bilancio del Congresso, questa legge potrebbe aumentare il deficit federale di 3,8 trilioni di dollari nei prossimi dieci anni, nonostante le previste riduzioni di spesa.
Musk ha espresso la sua delusione anche in un’intervista a CBS, dichiarando che l’incremento della spesa pubblica contraddice la sua missione di contenimento del deficit. Ha inoltre annunciato l’intenzione di ridurre le sue donazioni politiche, dopo aver contribuito con oltre 250 milioni di dollari alla campagna di Trump nel 2024.
Con la sua uscita dall’amministrazione, Musk prevede di concentrarsi nuovamente sulle sue aziende, in particolare Tesla, SpaceX, X e la startup di intelligenza artificiale xAI. La sua decisione è stata accolta positivamente dagli investitori di Tesla, soprattutto dopo che l’azienda ha registrato un calo del 71% nei profitti e una diminuzione del 13% nelle consegne di veicoli nel primo trimestre del 2025.
Nonostante la fine del suo incarico, Musk ha ringraziato Trump per l’opportunità e ha espresso fiducia nel fatto che la missione del DOGE continuerà. Tuttavia, la sua partenza evidenzia le tensioni interne all’amministrazione e le sfide nel tentativo di applicare una mentalità imprenditoriale alla burocrazia governativa.