Proteste e scontri a Los Angeles: Trump schiera la Guardia Nazionale

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. Negli ultimi due giorni, a Los Angeles e dintorni, si sono scatenate proteste e scontri tra manifestanti e agenti federali in seguito a una serie di retate dell’ICE (l’agenzia per l’immigrazione). Queste operazioni hanno portato all’arresto di circa 44 persone venerdì e altre 74 sabato, inclusi individui ritenuti potenziali minacce alla sicurezza nazionale.

Numerosi lavoratori immigrati, molti in cerca di lavori giornalieri, si sono radunati in luoghi come il parcheggio di Home Depot a Paramount (zona sud-orientale della contea). Qui, secondo testimoni, le forze federali hanno fatto ricorso a gas lacrimogeni e flash‑bang per disperdere la folla, lasciando carrelli della spesa rovesciati e bombolette vuote per strada.

I manifestanti hanno risposto con lancio di pietre, bottiglie e fuochi d’artificio, e alcuni hanno appiccato incendi a veicoli sulla Atlantic Boulevard.

Nella serata di sabato, il presidente Trump ha firmato un memorandum presidenziale per schierare 2.000 Guardie Nazionali della California nella zona di Los Angeles, con l’obiettivo di “affrontare la illegalità” che, a suo dire, si stava diffondendo in città.

Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha inoltre avvertito che i Marines in servizio attivo, basati a Camp Pendleton, sarebbero messi in “massima allerta” qualora la violenza fosse proseguita.

Reazioni politiche

  • Gavin Newsom, governatore della California, ha definito l’iniziativa “inflamatoria”, sostenendo che avrebbe solo peggiorato la tensione senza contribuire a risolvere il problema.

  • Karen Bass, sindaca di Los Angeles, ha parlato di “terrorismo psicologico” e dichiarato: “Non lo tollereremo” .

  • La Casa Bianca ha definito i manifestanti una “insurrezione violenta” contro le leggi e la sovranità degli Stati Uniti .

Questa escalation fa parte della campagna del presidente Trump, che punta a raggiungere l’obiettivo di 3.000 arresti giornalieri di migranti su scala nazionale, compresi quelli in condizione irregolare.

Il dispiegamento in California, che è uno “stato rifugio”, ha ulteriormente esasperato lo scontro tra politiche federali e autorità locali .

In risposta alle accuse di fiscali al governo, Newsom ha minacciato di sospendere il versamento delle tasse federali da parte della California, territorio che storicamente versa circa 80 miliardi di dollari in eccedenza rispetto a quanto riceve dal governo centrale.

Quello che poteva sembrare un intervento limitato dell’ICE si è trasformato in una crisi politica e di ordine pubblico, con la Guardia Nazionale e i Marines pronti ad agire, e la contrapposizione tra la Casa Bianca e le autorità della California sempre più nettamente in evidenza.

Sul fronte locale, si dovrà monitorare con attenzione l’evoluzione delle manifestazioni e l’impatto sulle comunità coinvolte. A livello nazionale, la scelta di Trump aggiunge un altro capitolo acceso nel conflitto tra autonomia statale e poteri federali.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -