Regione Lazio, Ghera: “Oltre un miliardo per i trasporti. Ora manutenzione, efficienza e valorizzazione del patrimonio”

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AgenPress. “Se non investi in manutenzione, paghi il prezzo negli anni. E oggi stiamo pagando decenni di incuria, ma stiamo intervenendo con forza.”

È quanto dichiarato da Fabrizio Ghera, Assessore alla Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei Rifiuti, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio, intervenuto all’iniziativa L’Italia che abiteremo by Remind conclusosi nella serata dell’8 luglio 2025 e le cui giornate di approfondimento sono in corso a Roma.

L’assessore della Regione Lazio ha tracciato un quadro lucido sulle criticità storiche del trasporto regionale, in particolare sulle linee Roma-Lido e Roma-Viterbo: “Abbiamo treni che stanno affrontando la prima vera revisione dopo due o tre milioni di chilometri. La Regione ha ereditato una situazione gravissima e sta cercando di recuperare anni di assenza di manutenzione”, ha spiegato l’Assessore.

Grazie al miliardo e duecento milioni ottenuto con l’accordo tra il Governo Meloni e il Presidente Rocca, oltre la metà delle risorse è stata destinata proprio a queste due linee, considerate tra le più critiche d’Europa. “Stiamo aprendo cantieri, come quello avviato pochi giorni fa sulla tratta esterna della Roma-Viterbo. È un segnale concreto.”

Oltre ai trasporti, Ghera ha puntato l’attenzione sul patrimonio immobiliare della Regione, spesso abbandonato o sottoutilizzato. “Dalla Villa delle Tortore a Ponza agli immobili sanitari dismessi del Viterbese, il nostro obiettivo è recuperarli e metterli a disposizione della collettività. Ma servono investimenti e collaborazione pubblico-privata.”

Un altro fronte è quello della manutenzione dei parchi e delle sponde del Tevere, riqualificati con fondi giubilari. “Abbiamo investito 30 milioni, ma serve una gestione costante. Per questo stiamo cercando una soluzione con AMA, che finora non aveva un contratto specifico per quelle aree.”

Nel suo intervento, l’assessore ha poi denunciato i limiti della burocrazia regionale, capace di rallentare anche gli investimenti più urgenti: “Se non spendiamo i fondi in tempi brevi, perdiamo opportunità. Serve continuità amministrativa e capacità di proseguire progetti utili, anche se ereditati da altre giunte.”

Infine, ha lanciato un appello alla razionalizzazione della spesa pubblica e all’apertura ai privati in funzione sussidiaria: “L’ente pubblico non è di chi governa, ma dei cittadini. E i loro soldi vanno gestiti con rispetto, efficienza e buon senso.”

L’Italia che abiteremo è organizzata e promossa da Remind, associazione delle buone pratiche dei settori produttivi della Nazione, e i contributi dei protagonisti dell’iniziativa andranno ad arricchire il “Libro bianco su Sicurezza, Sostenibilità, Innovazione e Investimenti” messo a disposizione dei Decisori per le linee strategiche e le politiche industriali per la crescita dello Stato.

Paolo Crisafi Presidente di Remind: “Abitare non significa solo risiedere in uno spazio, ma prenderne parte. È costruire senso nei luoghi, generare relazioni, custodire memoria e futuro. È un gesto culturale, economico e sociale che implica cura, visione e responsabilità. Significa valorizzare il patrimonio urbano e rurale, trasformare gli spazi in ambienti sani, sicuri, sostenibili, accessibili e connessi ai bisogni delle famiglie, delle imprese e delle comunità. Con l’iniziativa L’Italia che abiteremo, vogliamo contribuire a delineare politiche pubbliche e strategie industriali che, partendo dalle buone pratiche dei settori produttivi, guidino la trasformazione dell’Italia rendendola sempre più capace di offrire benessere e sicurezza a tutti i cittadini.”

 

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