Fabrizio Marchetti (B21 Facility Management) a “l’Italia che abiteremo by Remind: “Trasformare territori vulnerabili in porzioni di città smart e sostenibili”

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AgenPress. Si è conclusa il 9 luglio 2025 la giornata di approfondimento dell’iniziativa “L’Italia che abiteremo by Remind” presso Palazzo Inail a Roma,  un incontro che rappresenta un’importante occasione di confronto tra Rappresentanti del Governo, del Parlamento e delle Istituzioni insieme a Imprenditori, Manager e Professionisti con l’obbiettivo di individuare linee guida e buone pratiche per il benessere e la sicurezza di Famiglie e Imprese; ciò al fine di favorire il processo di trasformazione degli stili di vita nei luoghi, spazi, territori e città in cui le Persone vivono, operano e transitano.

«Santa Maria della Pietà sarà un luogo dell’accoglienza, della partecipazione democratica e dell’inclusione, della cultura». Questo quello che ha dichiarato Fabrizio Marchetti, Consigliere e Direttore Strategia e Sviluppo di B21 Facility Management, intervenendo all’iniziativa.

Il progetto di riqualificazione del Complesso Monumentale di Santa Maria della Pietà, uno degli interventi di punta del Piano Urbano Integrato finanziato dal PNRR, rappresenta per B21 uno dei più significativi progetti di valorizzazione del territorio. L’obiettivo – ha spiegato Marchetti – è trasformare un’area storicamente fragile in un ecosistema urbano smart, sostenibile e a misura di cittadino, «limitando il consumo di suolo edificabile tramite una pianificazione urbanistica partecipata».  «L’obiettivo – ha aggiunto – è rispettare i tempi del PNRR, che sono serrati ma alla nostra portata: chiudere i lavori a fine 2025».

Per Francesco Laguaragnella, Presidente di B21 Facility Management, l’intervento è esemplare perché unisce rigenerazione urbana e impatto sociale: «È un orgoglio contribuire alla rinascita del più grande ex ospedale psichiatrico d’Europa, restituendo alla comunità una vera e propria città pubblica con servizi come municipio, biblioteca, co-working, ostelli, un centro per donne vittime di violenza e strutture dedicate alla salute pubblica».

Durante l’incontro è stato inoltre sottolineato come il tema dell’housing sociale sia cruciale per affrontare i nuovi bisogni abitativi delle famiglie italiane. Secondo le stime presentate, serviranno circa 20.000 abitazioni nei prossimi dieci anni per chi ha un reddito inferiore a 18.000 euro, e 75.000 per chi guadagna fino a 40.000 euro.  A questo proposito, è stato ricordato il piano proposto da Legacoop Abitanti: un programma decennale da 4,9 miliardi per realizzare 20.000 alloggi da 70-80 mq, destinati all’affitto o all’assegnazione in godimento a canoni sostenibili. Il modello si basa su un partenariato pubblico-privato e il coinvolgimento della Banca Europea degli Investimenti, incaricata dalla Commissione UE di sviluppare una piattaforma finanziaria pan-europea.

L’Italia che abiteremo è organizzata e promossa da Remind, associazione delle buone pratiche dei settori produttivi della Nazione, e i contributi dei protagonisti dell’iniziativa andranno ad arricchire il “Libro bianco su Sicurezza, Sostenibilità, Innovazione e Investimenti” messo a disposizione dei Decisori per le linee strategiche e le politiche industriali per la crescita dello Stato.

Paolo Crisafi Presidente di Remind: “Abitare non significa solo risiedere in uno spazio, ma prenderne parte. È costruire senso nei luoghi, generare relazioni, custodire memoria e futuro. È un gesto culturale, economico e sociale che implica cura, visione e responsabilità.

Significa valorizzare il patrimonio urbano e rurale, trasformare gli spazi in ambienti sani, sicuri, sostenibili, accessibili e connessi ai bisogni delle famiglie, delle imprese e delle comunità. Con l’iniziativa L’Italia che abiteremo, vogliamo contribuire a delineare politiche pubbliche e strategie industriali che, partendo dalle buone pratiche dei settori produttivi, guidino la trasformazione dell’Italia rendendola sempre più capace di offrire benessere e sicurezza a tutti i cittadini.”

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