Costa (pres. Consiglio Ue): “Aumentare la pressione sulla Russia procedendo con la preparazione del 19° pacchetto di sanzioni”

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AgenPress. Stamattina abbiamo avuto l’opportunità di tenere una riunione della coalizione dei volenterosi. È stata organizzata dal Primo Ministro del Regno Unito e, come di consueto, ha visto la partecipazione dei nostri partner da tutto il mondo – Canada, Giappone, Turchia, Nuova Zelanda – nonché di altri nostri vicini europei come Norvegia e Islanda. Abbiamo potuto tenere una riunione informale del Consiglio europeo e parlare telefonicamente con il Presidente Zelensky. Vorrei iniziare dicendo che siamo tutti grati per l’incredibile lavoro di squadra dimostrato dai leader europei che hanno incontrato ieri il Presidente Trump a Washington, e per il fatto che l’incontro abbia permesso di compiere progressi concreti nei settori prioritari.

Attualmente ci sono tre priorità molto chiare. In primo luogo, da una prospettiva umanitaria, garantire che gli attacchi cessino e che non si verifichino più uccisioni sul suolo ucraino. In secondo luogo, riprendere il processo di scambio di prigionieri e progredire nella restituzione dei bambini rapiti e ora scomparsi.

Un’altra dimensione molto importante è la preparazione delle garanzie di sicurezza per un futuro processo di pace, e a questo proposito è stato particolarmente significativo che il Presidente Trump abbia confermato la volontà degli Stati Uniti di partecipare alle misure di sicurezza su cui la coalizione dei volenterosi ha lavorato negli ultimi mesi. E, infine, di preparare gli auspicati colloqui bilaterali, trilaterali e quadrilaterali affinché possano svolgersi il prima possibile. Dal punto di vista dell’Unione Europea, abbiamo discusso i passi concreti che l’UE può intraprendere per dare credibilità a questo processo e sostenere il Presidente Trump nei suoi sforzi di pace.

Ci sono tre dimensioni chiave in questo contesto. In primo luogo, aumentare la pressione sulla Russia procedendo con la preparazione del 19° pacchetto di sanzioni, per garantire che continuiamo a esercitare pressione sulla Russia affinché ponga fine alla guerra e fermi le uccisioni in Ucraina. In secondo luogo, sbloccare il Fondo europeo per la pace al fine di rafforzare le capacità militari dell’Ucraina.

La base per le future garanzie di sicurezza saranno sempre le stesse forze armate ucraine. Pertanto, il rafforzamento delle loro capacità rappresenta un modo concreto per rafforzare le misure di sicurezza in futuro. E, infine, progredire nel processo di allargamento, poiché il futuro dell’Ucraina non richiede solo misure di sicurezza, ma anche la prospettiva di stabilità, sviluppo e prosperità che l’accesso all’Unione Europea garantirà.

Sono quindi queste le dimensioni su cui stiamo lavorando, e credo che avremo molto lavoro da fare nelle prossime settimane. Siamo in un momento difficile e critico, e nulla è garantito, ma dobbiamo continuare a lavorare per assicurarci il successo.

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