AgenPress. Da 1.278 giorni combattiamo questa guerra, la guerra per l’indipendenza. Per ognuno di questi giorni, voglio ringraziare voi, soldati ucraini , volontari ucraini, medici, soccorritori, insegnanti, i nostri giovani, i nostri genitori.
Ogni uomo e donna ucraina. Grazie a tutti. Per quello che abbiamo già attraversato. E per l’Ucraina, che stiamo costruendo insieme. Per l’Ucraina che già esiste ora. L’Ucraina che è diventata maggiorenne il 24 febbraio. Ha preso in mano il suo destino, ha imbracciato le armi. Non ha avuto tempo di esitare né diritto di temere. E ha davvero fermato il secondo esercito del mondo. E ne parleremo. Lo faremo, perché distrugge il mito dell’invincibile esercito russo.
Lo abbiamo dimostrato. Continuiamo a dimostrarlo ora. Ognuno al suo posto. Chiunque porti dentro di sé l’indipendenza. Chiunque difenda il nostro diritto a essere ucraini – attraverso il proprio lavoro, le proprie azioni, i propri successi. Oggi, l’indipendenza si forgia sul campo di battaglia, l’indipendenza chiude il cielo ogni notte, salva vite negli ospedali, spegne incendi e insegna.
L’indipendenza non dorme, lavora 24 ore su 24 nelle imprese di difesa, perché è così importante che i nostri soldati abbiano tutto, che l’indipendenza abbia tutto per difendersi. L’indipendenza è al volante, sulla strada per chi ha bisogno. L’indipendenza combatte sul ring, sui palcoscenici mondiali e nelle arene dove si esibiscono gli ucraini. È sulle pagine dei libri, nelle parole delle poesie scritte dagli ucraini.