AgenPress. L’Antitrust ha deciso una sanzione per oltre 936 milioni complessivi a 6 compagnie petrolifere per intesa restrittiva della concorrenza, essendosi coordinate per determinare il valore della componente bio inserita nel prezzo del carburante.
“Una vergogna! Nonostante le continue iniziative di greenwashing e le pubblicità piene di natura e bei colori, ancora una volta emerge il vero volto delle compagnie petrolifere, Eni in testa. Un doppio danno! Un danno economico per gli automobilisti, che andrebbero risarciti per il maggior prezzo pagato per colpa di questa intesa ma anche un danno alla collettività, considerato che questa componente bio è obbligatoria proprio per ragioni ambientali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Importante poi che finalmente l’Antitrust abbia trovato le prove di un’intesa restrittiva della concorrenza nel settore dei carburanti, da sempre ipotizzata da noi e dalle altre associazioni di consumatori nei vari esposti presentati da anni” prosegue Dona.
“Ora speriamo che le indagini possano allargare il loro spettro, accogliendo ad esempio la nostra denuncia fatta in occasione del riordino delle accise deciso a maggio di quest’anno dal Governo, quando al rialzo del gasolio doveva corrispondere un calo corrispondente della benzina. Partita di giro che invece non ci fu” conclude Dona.