AgenPress.”Al centro del dibattito su Garlasco c’è il processo mediatico. La magistratura fa il suo lavoro, lo fa anche quando indaga su magistrati, e in questo caso un pezzo di indagine riguarda anche l’ex procuratore aggiunto di Pavia. Questo dimostra che la magistratura non fa sconti. Stiamo assistendo però ad un processo mediatico con una giustizia senza processo, celebrata sui giornali o sulle televisioni. È una giustizia anticipata, in cui si va alla ricerca di una verità senza avere i mezzi per poter dire qualcosa di sensato”.
Così Rocco Gustavo Maruotti, Segretario Generale dell’ANM, su Radio Cusano Campus, nel corso del programma “Battitori Liberi”, condotto da Gianluca Fabi e Savino Balzano.
“Al magistrato si chiede di riuscire a decidere senza farsi influenzare dalle pressioni esterne, dalle passioni del pubblico e da quello che viene deciso in anticipo sui programmi televisivi. I magistrati fanno questo, anche quando è sgradito al popolo come più volte successo in passato – ha proseguito Maruotti – il giudice ha la forza di decidere a prescindere da quello che il pubblico si aspetta, perché applica la legge. Il lavoro dei giornalisti è doveroso, va rispettato il diritto di cronaca ed è giusto che il pubblico venga informato. Ma bisogna sempre considerare il principio di non colpevolezza, quando parliamo di un indagato parliamo di un innocente”.
“Viviamo, giustamente, in un sistema garantista – ha concluso Maruotti – l’errore fa parte della vita e anche i magistrati possono sbagliare. Vedremo cosa succederà a Garlasco”.
