AgenPress. Momenti di forte tensione oggi in Senato durante la discussione sul controverso Decreto Sicurezza voluto dal governo. I senatori delle opposizioni — Partito Democratico (PD), Movimento 5 Stelle (M5s) e Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) — hanno inscenato una clamorosa protesta nell’Aula di Palazzo Madama, sedendosi a terra e mostrando cartelli con la scritta “Vergogna”, in segno di dissenso contro le misure contenute nel provvedimento.

La protesta, organizzata durante l’intervento del ministro dell’Interno, ha paralizzato i lavori parlamentari e ha costretto la presidente del Senato, Ignazio La Russa, a sospendere la seduta per alcuni minuti. Le opposizioni contestano duramente l’impianto del decreto, accusato di aumentare la repressione sociale, limitare le libertà civili e colpire in modo sproporzionato migranti, manifestanti e categorie vulnerabili.

Il capogruppo del PD, Francesco Boccia, ha dichiarato: “Questo decreto è un attacco ai diritti fondamentali. Non si governa con la paura e la repressione.” Toni altrettanto duri da parte del M5s, con la senatrice Barbara Floridia che ha definito il provvedimento “una deriva autoritaria inaccettabile in uno Stato di diritto.” Nicola Fratoianni (Avs) ha parlato di “norme da stato di polizia che calpestano principi democratici.”
Dal fronte della maggioranza, Lega e Fratelli d’Italia hanno respinto le accuse, sostenendo che il decreto è necessario per rafforzare la sicurezza urbana, contrastare i reati e garantire il rispetto della legalità. Il senatore leghista Claudio Borghi ha bollato la protesta come “una sceneggiata indegna e irresponsabile.”

Il Decreto Sicurezza, che prevede inasprimenti delle pene per reati contro le forze dell’ordine, norme più severe sull’ordine pubblico e misure più rigide per i migranti irregolari, continua dunque a spaccare profondamente l’arco parlamentare. Non si esclude che le proteste possano proseguire anche nei prossimi giorni, quando il testo passerà alla Camera per l’approvazione definitiva.
