AgenPress. “Non vogliamo armi nucleari”, ha dichiarato il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, intervenendo a New York durante il dibattito generale dell’80a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Ha aggiunto che il suo Paese “non si piegherà mai agli aggressori” e ha criticato l’aggressione di giugno da parte di Israele e Stati Uniti contro l’Iran. Le autorità di Gerusalemme hanno sottolineato che i 12 giorni di intensi attacchi aerei hanno preso di mira gli impianti nucleari iraniani perché Teheran aveva accelerato i suoi lavori sulle armi nucleari. Anche l’Aeronautica Militare statunitense ha preso parte agli attacchi.
Pezeshkian ha definito queste azioni un “tradimento della diplomazia”, ricordando che Israele ha attaccato mentre l’Iran stava negoziando un nuovo accordo nucleare con gli Stati Uniti. L’aggressione israeliana ha minato gli sforzi per promuovere la stabilità e la pace nella regione, ha osservato il leader iraniano.
Nel suo discorso, ha anche accusato Israele di aver commesso un genocidio nella Striscia di Gaza e di aver ucciso “almeno 35.000 civili innocenti”. Il Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha riferito mercoledì che oltre 65.400 persone sono state uccise, senza fare distinzione tra civili e militanti. L’esercito israeliano ha stimato che circa 22.000 combattenti di Hamas e di altri gruppi terroristici siano stati uccisi entro agosto.
Pezeshkian ha anche criticato il “regime sionista”, accusando le autorità di Gerusalemme di perseguire un piano per costruire il “Grande Israele” e definendo il primo ministro Benjamin Netanyahu un “criminale”.