AgenPress. I pubblici ministeri hanno accusato l’ex first lady sudcoreana Kim Geun-hee di aver accettato tangenti, più specificamente in beni di lusso: opere d’arte, gioielli e borse, per un valore di oltre 200.000 dollari, nonché di aver interferito negli affari di Stato.
La moglie dell’ex presidente Yoon Seok-gyel è stata arrestata ad agosto e deve rispondere di una serie di accuse di manipolazione del mercato azionario, corruzione passiva e violazione delle leggi elettorali.
In una dichiarazione rilasciata dopo sei mesi di indagini, il procuratore Min Joong-gi ha osservato che le istituzioni sudcoreane erano “gravemente scosse dagli abusi di potere della ex first lady”.
L’accusa nei suoi confronti è quella di aver intascato tangenti per un totale di 377,25 milioni di won (223.000 euro) da uomini d’affari e politici. Si presume inoltre che abbia ricevuto due borse Chanel e una collana Graff. Oltre a gioielli di lusso, un dipinto del famoso artista minimalista sudcoreano Lee Woo-fan, una borsa Dior e un orologio da polso tempestato di gioielli.
La signora Kim nega tutte le accuse, che definisce “profondamente ingiuste”. Il tribunale emetterà il verdetto il 28 gennaio 2026.
