Lavrov ha definito l’episodio come un atto di “terrorismo di Stato” e ha annunciato che la Russia rivedrà la propria posizione negoziale nei colloqui di pace
Le autorità ucraine, incluso il presidente Volodymyr Zelenskyy, hanno categoricamente negato le accuse
AgenPress. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che le forze armate ucraine avrebbero lanciato un attacco con 91 droni a lungo raggio contro la residenza statale del presidente Vladimir Putin situata nella regione russa di Novgorod.
Secondo la versione del Cremlino, tutti i velivoli senza pilota sarebbero stati intercettati e distrutti dalle difese aeree russe senza provocare danni o vittime.
Lavrov ha definito l’episodio come un atto di “terrorismo di Stato” e ha annunciato che la Russia rivedrà la propria posizione negoziale nei colloqui di pace in corso con l’Ucraina, pur ribadendo che Mosca non intende abbandonare completamente il processo negoziale.
Le autorità ucraine, incluso il presidente Volodymyr Zelenskyy, hanno categoricamente negato le accuse, definendo la versione russa una falsificazione utilizzata come pretesto per giustificare attacchi russi su obiettivi in Ucraina, compresi edifici governativi a Kiev. Secondo Kiev, non ci sono prove che un attacco ai danni della residenza di Putin sia stato effettivamente lanciato.
La Russia e l’Ucraina sono ancora coinvolte in un conflitto prolungato iniziato nel 2022, caratterizzato da attacchi con droni e missili su entrambi i fronti, intensi combattimenti nel Donbass e continue pressioni diplomatiche internazionali per raggiungere un accordo di pace. Negli ultimi giorni, le ostilità si sono intensificate su vari fronti, mentre proseguono i negoziati e le consultazioni tra Kiev, Mosca e partner occidentali.
Al momento, la versione dei fatti presentata dalla Russia non è stata indipendentemente verificata da fonti internazionali indipendenti. Le dichiarazioni ufficiali di Mosca devono quindi essere considerate nel loro contesto politico e militare, mentre rimane aperta la questione sulla reale dinamica dell’episodio e sulle sue implicazioni future nei negoziati di pace.
