AgenPress – “Il progetto del partito unico con Italia Viva è naufragato per la semplice ragione che Renzi ha ripreso direttamente in mano IV due mesi fa e non vuole rinunciarvi. Legittimo anche se contrario alle promesse elettorali. Amen”. Così Carlo Calenda in un video pubblicato su Twitter.
“È stato un brutto spettacolo: attacchi personali, a cui non abbiamo mai risposto, e notizie false distribuite ad arte. Noi non facciamo politica così. Da domani riprenderemo con Azione il lavoro per la costruzione di un partito liberale, popolare e riformista. Avanti!”, si legge ancora nel post che accompagna il video.
Lo stop deriva dalla scelta di Italia Viva di non votare un documento ieri che avevano dichiarato essere già letto e condiviso. Dietro tutto questo c’è solo un fatto: Renzi tornato alla guida di Italia Viva da pochi mesi non ha alcuna intenzione di liquidarla in un nuovo partito. Scelta legittima ma contrastante con le promesse fatte agli elettori. Dopo mesi di tira e molla ne abbiamo semplicemente preso atto. In un clima volutamente avvelenato da insulti personali da parte di Renzi e di quasi tutti gli esponenti di Italia Viva a Carlo Calenda”.
“Renzi ci ha proposto di fare sì un altro partito ma mantenendo aperti quelli che ci sono; questo avrebbe generato una cacofonia, un suono incomprensibile e gli abbiamo detto di no, che così non va bene, così non si può fare”, ha detto Calenda. Il leader di Azione ha poi parlato di “giorni in cui a fronte di questioni politiche che ho posto, ho ricevuto insulti di ogni genere”. Adesso, c’è quindi “da prendersi un momento di calma, tornerà Azione a fare questo lavoro, cioè la costruzione di un grande partito riformista, liberale e popolare, e resta Iv che è guidata da Renzi”.
Alla domanda se si farà un partito liberal-democratico, il leader di Azione ha replicato: “Tutto si farà con Azione, Matteo Renzi farà il suo percorso: fine. Rimarremo, io spero, negli stessi gruppi parlamentari a fare l’ottimo lavoro che stiamo facendo. Però sono due partiti distinti, fanno una alleanza sui temi se è il caso, ma non sono lo stesso partito. Rimangono due partiti separati di cui uno ha la mia leadership ed uno ha la leadership di Matteo Renzi”.