AgenPress – E’ stato raggiunto un “accordo storico” che ha visto per la prima volta i paesi sottoscrittori prendere un impegno a ridurre tutti i combustibili fossili entro il 2050. Lo ha annunciato il sultano degli Emirati Arabi Uniti e presidente della Cop Ahmed Al-Jaber. Parlando a valle delle trattative che sono andate avanti per tutta la notte Al-Jaber ha annunciato che “per la prima volta in assoluto” nella storia delle Cop “abbiamo scritto combustibili fossili nel testo”.
L’accordo chiede ai Paesi di allontanare rapidamente i sistemi energetici dai combustibili fossili in modo giusto e ordinato. Secondo l’accordo, inoltre, i paesi sono anche chiamati a contribuire allo sforzo di transizione globale, anziché essere obbligati a compiere tale cambiamento da soli.
Il testo approvato contiene molteplici inviti legati alla transizione energetica. Tra questi c’è l’invito a triplicare le capacità di energia rinnovabile e a raddoppiare il ritmo dei miglioramenti dell’efficienza energetica entro il 2030. Previsto anche l’impegno ad accelerare le tecnologie “zero carbon” e “low carbon”, tra cui l’energia nucleare, l’idrogeno a basso contenuto di carbonio e la nascente cattura e stoccaggio del carbonio.
“Un accordo è valido tanto quanto la sua attuazione. Siamo ciò che facciamo, non ciò che diciamo”, ha detto Al Jaber commentando la firma dell’accordo. “Dobbiamo compiere i passi necessari per trasformare questo accordo in azioni tangibili”, ha aggiunto. “Dovremmo essere orgogliosi del nostro risultato storico”, ha commentato Al-Jaber secondo cui “il mondo aveva bisogno di trovare una nuova strada. Seguendo la nostra stella polare, abbiamo trovato quella nuova strada. Abbiamo fornito una risposta globale e, insieme, abbiamo affrontato le realtà e indirizzato il mondo nella giusta direzione”.
L’accordo chiarisce – per la prima volta – che gli impegni dei paesi dell’Accordo di Parigi dovrebbero fissare “obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni a livello economico” che coprano tutti i gas serra, i settori e le categorie. Gli impegni formali dei paesi per la riduzione delle emissioni dovrebbero essere “allineati con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 gradi, come confermato dalle ultime scoperte scientifiche”. In particolare, la richiesta di maggiori ambizioni non è riservata solo ai paesi sviluppati, ma a tutte le nazioni, tenendo presente le loro diverse circostanze.