AgenPress – Fahim Dashti, noto giornalista e portavoce del Fronte della Resistenza, è stato ucciso lunedì notte durante uno scontro nella provincia del Panjshir.
I funzionari del Fronte di Resistenza Nazionale hanno detto che è stato preso di mira dai droni dell’aeronautica pakistana nel distretto di Anaba nella provincia.
Questa affermazione è stata negata dai talebani.
Fahim Dashti ha svolto vari lavori nel corso della sua carriera, tra cui consulente per i media, membro della Federazione dei giornalisti afghani, amministratore delegato del settimanale Subh-e-Kabul e capo dell’Unione nazionale dei giornalisti afghani.
Attualmente lavorava come portavoce del fronte di resistenza nella provincia del Panjshir.
Shuaib Fana, amministratore delegato dell’Afghanistan National Journalists Union, ha dichiarato: “Mr. Dashti era una persona attiva nella diffusione della libertà di parola e dell’attività dei media. Aveva lavorato in questo sindacato per otto anni. Ora la sua perdita ci ha sconvolto”.
Nel frattempo, il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha negato le affermazioni secondo cui Dashti è stato ucciso dalle forze aeree pakistane, affermando che Dashti è stato ucciso a causa di un conflitto interno tra i comandanti della resistenza.
“È stato ucciso a seguito di uno scontro tra Gul Haidar e il generale Juraat”.
Il giornalista Naseer Moahed ha affermato che “Dashti era una persona istruita nel campo del giornalismo. Ha fatto grandi sforzi per far crescere la libertà di parola in Afghanistan. Lavorava per i diritti dei giornalisti”.
Fahim Dashti è nato in una famiglia intellettuale nel villaggio di Dashtak nel distretto di Anaba nel 1972. Si è diplomato al liceo Istiqlal e si è iscritto all’università di Kabul, studiando legge e scienze politiche, nel 1991.