Coronavirus. 89 medici morti. Sindacati in agitazione, mancano garanzie di sicurezza

Agenpress –  Altri due medici sono morti per l’epidemia di Covid-19. Sono Adelina Alvino De Martino, cardiologa in pensione, ed il medico penitenziario Salvatore Ingiulla. Il bilancio, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici, sale a 89 medici deceduti.

Intanto le  organizzazioni sindacali della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria del Servizio sanitario nazionale hanno proclamano lo stato di agitazione in merito alla mancanza di garanzie per la sicurezza degli operatori che fronteggiano l’emergenza epidemica di Covid-19.

I sindacati, si legge in una nota unitaria, “hanno rivolto, dall’inizio della pandemia, numerosi appelli al Governo e al Parlamento per la sicurezza degli operatori. Ci troviamo costretti, nostro malgrado, a proclamare lo stato di agitazione elle categorie professionali rappresentate senza escludere la proclamazione di una giornata di protesta nazionale da attuarsi in forma ‘virtuale’, ossia garantendo la regolare esecuzione della prestazione lavorativa”.

I sindacati chiedono di assicurare agli operatori dispositivi almeno ffp2 per assistenza dei pazienti Covid-19 e ffp3 in corso di procedure invasive e di modificare l’articolo 7 del Decreto Legge 9 marzo 2020 che esclude gli operatori sanitari, e dei servizi pubblici essenziali, dall’applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva nell’ipotesi di contatti stretti.

I sindacati chiedono anche di limitare ai soli casi di dolo la responsabilità penale, civile e amministrativa degli esercenti le professioni sanitarie per eventi avversi verificatisi nel periodo dell’emergenza epidemica Covid-19.

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