Agenpress. Lāinformazione sul progredire dellāemergenza ha, al di lĆ degli aspetti sanitari che ovviamente rimangono quelli piĆ¹ importanti, una narrazione di notevole impatto: le multe per la violazione delle norme del confino.
Ce nāĆØ per tutti i āgustiā. Secondo il nostro osservatorio possono essere divise a metĆ : quelle dove ĆØ evidente la violazione da parte dei cittadini e quelle dove ĆØ altrettanto evidente lāabuso da parte delle forze dellāordine.
Nel primo caso (cittadini che hanno torto), a parte gli āspacconiā che mettono sempre al primo posto la loro individualitĆ fregandosene della collettivitĆ , buona parte sono multati per carenza di informazione. Per muoversi al di fuori della propria abitazione, oltre ai decreti nazionali per i quali grossomodo lāinformazione cāĆØ pur coi continui aggiornamenti, occorre informarsi dei decreti regionali e comunali (e, anche qui, con continui aggiornamenti). E mentre lāinformazione nazionale ĆØ grossomodo accessibile, non si puĆ² dire altrettanto per quella regionale e comunale: poche radio e tv (e in genere poco seguite perchĆ© intasate di pubblicitĆ ), in genere molto basata su un cartaceo che, in questo momento, ne risente (la maggior parte legge il giornale del bar mentre prende un caffĆØ e conversa anche con altri potenziali informatoriā¦ e i bar sono chiusi).
Nel secondo caso (abuso forze dellāordine), la situazione ĆØ piĆ¹ tragicaā¦ visto che le forze dellāordine sono un necessario punto di riferimento. Accadono multe tipo:
– Bologna, andava a fare la spesa in skateboard. Polizia: ĆØ vietato, puĆ² andare solo a piedi, in bicicletta o macchina. 533 euro!
– Firenze, babbo con figliola di 15 mesi a farle vedere le paperelle sullāaffluente dellāArno a 300 metri da casa. Polizia: ĆØ vietato andare oltre 200 metri. Babbo (informato… ed ha ragione): non in Toscana e a Firenze. Polizia: faccia ricorso. 533 euro!
– Roma, figlia che va in emergenza dalla mamma 80enne che vive sola e che le si ĆØ rotto il lavello. Polizia: non ĆØ vero! 280 euro!
– Sassari (Budoni), uscito per comprare fiori in un mercato del paese dove sono rimasto confinato a casa della mia ragazza (io vengo da BG) ma siccome i fiori non c’erano sono tornato indietro. Carabiniere: non ĆØ vero! 280 ā¬ di multa aggiungendo che se non mi trovavo bene lƬ potevo rimanere a BG!
– Ravenna, uscito a fare jogging a meno di 200 metri da casa. Polizia: jogging non ĆØ atttivitĆ motoria ma ludica. 533 euro!
ā¦ e via di questo tono.Ā Dove non sono rari i commenti delle forze dellāordine come quelli al bergamasco in Sardegna.
Eā piĆ¹ che evidente che talvolta le forze dellāordine non sono informate sulle norme che devono far rispettare. La questione dei 200 metri, per esempio, siccome in tv si parla molto di Lombardia, e lƬ i 200 m. sono in vigoreā¦ in tanti, forze dellāordine incluse, si sono convinti che sia cosƬ ovunque.
Ormai le multe di questo tipo sono entrate nella quotidianitĆ e ci viene una riflessione (cattivella, ma non piĆ¹ di tanto). La pubblica amministrazione mette anche in bilancio i proventi da multe per infrazione al codice della strada, e in questo periodo le multe sono quasi spariteā¦. E quindi, come far quadrare i bilanci? Un ātempoā cāerano gli autovelox farlocchi, le multe a go-go di vigilini non autorizzati, le multe seriali per accessi ZTL segnalati male, etc.. oggi cāĆØ la nuova occasione a portata di manoā¦.
Per concludere. Ma ci si rende conto che in questo periodo affibbiare multe del genere a chi ha problemi di sopravvivenza quotidiana non fa altro che contribuire al malessere? Certo, chi infrange la legge va multato, ci mancherebbe altro, ma cāĆØ modo e modo. E lāintasamento che in Aduc abbiamo nelle richieste di consigli che ci pervengono, la lettura delle cronache locali in genere fonte di queste notizie, ci fa scattare un campanello dāallarme che piĆ¹ di qualcosa non stia funzionando. Non solo, ma che qualcuno ne stia abusando. A chi ci governa il compito di, oltre che fare leggi, visto che il compito del governo dovrebbe essere piĆ¹ che altro esecutivo e non legislativo, fornire disposizioni in merito.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc