Covid. Si รจ spento Silvio Lega. Il ricordo di Gianfranco Rotondi (FI)

AgenPress – “รˆ morto di Covid a 76 anni Silvio Lega. Ai piรน giovani questo nome non dice nulla, e anche ai piรน grandi di etร  dobbiamo dare un aiuto di memoria. Riportiamoci assieme alla fine della prima repubblica. Correva lโ€™anno 1992, e da pochi mesi era partita unโ€™operazione giudiziaria che inizialmente pareva di catarsi, e invece sarebbe divenuta di aggressione alle strutture portanti della democrazia, i partiti. La Dc era il bersaglio, insieme ai quattro partiti dellโ€™alleanza di governo”.

Lo dichiara Gianfranco Rotondi, deputato di Forza Italia e presidente della Fondazione DC.ย  ย “Segretario dello scudo crociato era Arnaldo Forlani, uno dei piรน grandi galantuomini della politica italiana, fortunatamente ancora vivente. Forlani era stato indicato dal pentapartito quale candidato al Quirinale, ma i franchi tiratori democristiani lo impallinarono. Da gran signore, Forlani si dimise da segretario del partito che lo aveva candidato e poi bruciato alla massima carica dello Stato.

Intanto infuriava Tangentopoli, volavano le teste, saltavano ministri, assessori, capintesta di correnti e partiti di governo. La Dc non si difese, anzi collaborรฒ con lโ€™aggressione giudiziaria: il riflesso condizionato dei democristiani era il senso delle istituzioni, non si concepiva lโ€™occupazione di una carica pubblica gravata dal sospetto che lโ€™apertura di una indagine comportava. Di conseguenza gli uomini della Dc si dimettevano appena raggiunti da una semplice comunicazione di garanzia, aprendo cosรฌ la strada allโ€™anticipazione del giudizio, allโ€™uso politico delle indagini, al corto circuito politico-giudiziario che attraversiamo da quasi trenta anni.

Era il 18 luglio del 1992, e la Dc trovรฒ la propria unitร  sul nome del successore di Forlani: fu indicato il suo giovane vicesegretario, il torinese Silvio Lega, 47 anni, imprenditore,ย intellettuale, immune da inchieste e turbolenze giudiziarie.

Il nome di Lega si distese nelle nove colonne di titoli di giornale che allora competevano alla elezione del segretario del partito-Stato: โ€™la Dc sceglie Legaโ€™, โ€˜arriva dal Nord il nuovo segretario dcโ€™, โ€˜Lega al posto di Forlaniโ€™.

La gloria di Lega non durรฒ nemmeno ventiquattro ore: quel giorno stesso gli fu recapitato un avviso di garanzia per finanziamento illecito, giustizia a orologeria, ma con cronometro svizzero, a orario, a minuti, nemmeno a giornata.

Lega fu messo fuori gioco, nella Dc salรฌ il terrore, nessuno si candidรฒ piรน alla segreteria, Forlani ritirรฒ le dimissioni, che diede nuovamente qualche mese dopo favorendo lโ€™elezione di Martinazzoli. Il resto รจ storia nota, ed รจ la storia della fine della repubblica dei partiti, che avevano difetti e pecche, ma erano la democrazia, la partecipazione, la libertร .

Silvio Lega se ne รจ andato, per la solita complicazione polmonare del Covid. Lo avevo incontrato un mese fa, come sempre allegro, solare e intellettualmente provocatorio. Diceva che eravamo alla vigilia di un nuovo cambiamento come quello del 1992. Che sta per cambiare tutto, che alle prossime elezioni non ci sarร  nessuno dei partiti che occupano i telegiornali.

Chissร  se aveva ragione o no. Io voglio ricordarlo principalmente perchรฉ la sua storia spiega questo ultimi trentโ€™anni piรน di ogni altra. Nessun telegiornale ha annunciato la morte di Lega, i titoli erano tutti per la lite tra il partito di maggioranza e la piattaforma informatica che lโ€™ha prodotto. Direbbe Silvio Lega: tutto si tiene”, conclude Rotondi.

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