Governo. Salvini: dal voto in Umbria la prima spallata. Conte mi attacca per autodifesa

Agenpress-  “Dal voto in Umbria arriverà la prima spallata al governo. Sulla presenza di Conte, Di Maio e Zingaretti oggi nella Regione, “sono proprio disperati. Sono nel panico, perché hanno capito che quello di domenica è un voto politico e sanno che prenderanno una mazzata che se la ricorderanno per 50 anni. Li spianiamo”.

Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini. In Umbria “Di Maio sta facendo quello che si faceva nella preistoria della politica: viene qui e con il cantiere alle spalle, a tre giorni dal voto, come i vecchi democristiani, promette più strade, più ponti e pure più pilu per tutti, alè”.

“Io riempio le piazze e quando vado a visitare un’azienda o faccio un incontro non dico di chiudere le porte come fa Conte, l’uomo della pochette e dal ciuffo tinto. È andato da Cucinelli, il re del cachemire, questa è proprio la sinistra al caviale. Loro sono radical chic, io invece sto in mezzo al popolo, questa è la differenza politica e culturale”.

Di Maio, “si chiude nei teatri perché appena mette il naso fuori non lo va a sentire nessuno. Mi hanno detto che l’altra sera in una piazza c’erano 37 persone”.

“Zingaretti, poi, povero, deve guardarsi dal Macron di Pontassieve, mentre Conte deve guardarsi da tutti lì dentro”, affonda ancora Salvini. Renzi invece “è più furbo, mica ci mette la faccia in questa roba qui”.

Quella di Conte sul Metropol “è una super cazzola. Conte mi attacca per autodifesa. Mi dicono che al Copasir non abbia chiarito proprio tutto, ha qualcosa da nascondere e lo scopriremo presto. Ha poi ha tanti problemi a casa sua, Di Maio, Renzi, e mi pare che anche la luna di miele con Europa sia già finita prima del previsto. C’è una manovra che ha certificato 5 miliardi di nuove tasse in più. Capisco il suo nervosismo”.

 

 

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