Hong Kong. Jimmy Lai condannato a 13 mesi di carcere per la veglia in memoria della strage di Piazza Tienanmen

AgenPress –   La Corte distrettuale di Hong Kong ha comminato pene tra i 4 mesi e le 2 settimane e i 14 mesi a 8 attivisti pro-democrazia, tra cui il magnate dei media Jimmy Lai, che dovrà scontare 13 mesi di carcere, per “l’organizzazione, la partecipazione o l’incitamento alla partecipazione” alla veglia non autorizzata del 2020 in ricordo delle vittime di Piazza Tienanmen del 1989, un’iniziativa che era stata vietata dalle autorità dell’ex colonia britannica.

Lai ha scritto una lettera al tribunale di Hong Kong nella quale esprime orgoglio per il suo ruolo nella commemorazione delle vittime della strage del 1989 a Pechino. “Se commemorare quelli che sono morti per l’ingiustizia è un crimine, allora infliggete a me quel crimine e lasciatemi soffrire la punizione di questo crimine, così da potere condividere il peso e la gloria di questi giovani uomini e donne che hanno versato il loro sangue il 4 giugno» del 1989, ha letto in aula il suo avvocato, Robert Pang. E poi: «Ricordare coloro che hanno versato il sangue, ma non ricordare la crudeltà. Possa il potere dell’amore prevalere sul potere della distruzione”.

Tra gli otto ci sono ex esponenti dell’Alleanza di Hong Kong a sostegno dei movimenti democratici patriottici della Cina, disciolta a settembre, Lee Cheuk-yan, Chow Hang-tung, avvocato, Simon Leung e Richard Tsoi.

Gli altri – oltre a Jimmy Lai, 74enne fondatore del giornale Apple Daily chiuso in estate che sta già scontando una precedente condanna – sono gli ex deputati Leung Yiu-chung e Wu Chi-wai e l’attivista ed ex reporter Gwyneth Ho. Secondo Hkfp, le condanne vanno dai quattro mesi e mezzo ai 14 mesi di carcere.

 

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