Federazione di Centrodestra. Intervista di Affaritaliani.it a Gianfranco Rotondi

AgenPress. Sono un democristiano anomalo, amo sparigliare, mi piacciono le scommesse spericolate. Accomodarmi nella Lega è una scelta conveniente ma scontata. Ció detto, sto imparando ad apprezzare Salvini”.


Che cosa pensa dell’ipotesi di federazione tra i partiti del centrodestra?
“La federazione è come un fidanzamento, ma non sempre porta al matrimonio. In questo caso fatico anche a vedere l’amore che sboccia.

Ha fatto bene Silvio Berlusconi ad aprire alla proposta di Matteo Salvini?
“In politica si va sempre a vedere la carta dell’avversario, o dell’alleato .Sbaglia chi si nega al confronto sulle ipotesi nuove, quindi ha fatto benissimo Berlusconi a mostrarsi aperto”.

La Lega assicura che non si tratta di un’annessione, ma in Forza Italia non mancano le perplessità, in particolare delle ministre Gelmini e Carfagna. Secondo lei, la Lega vuole annettere Forza Italia?
La Lega è un partito, il più antico del Parlamento italiano. Forza Italia è un movimento, un’esperienza straordinaria, in senso letterale: nasce dalla fuoriuscita della politica italiana dai suoi binari ordinari, a causa del colpo di stato giudiziario avvenuto nel 1992  e ormai riconosciuto da tutti. La fusione di un movimento con un partito porta quest’ultimo a prevalere, prevedibilmente”.

La federazione è una proposta anti Meloni e anti Fratelli d’Italia?
“Francamente sì, sono un democristiano anomalo, non mi piacciono i giri di parole. Salvini compra le aziende minori in crisi, le rilancia nel suo network commerciale e così spera di piegare la imprevista concorrente”.

Il passaggio successivo sarà il partito unico? Lei farebbe parte di un’ipotetica Lega Italia?
“L’ho già detto: sono un democristiano anomalo, amo sparigliare, mi piacciono le scommesse spericolate. Accomodarmi nella Lega è una scelta conveniente ma scontata. Ció detto, sto imparando ad apprezzare Salvini”.

Che ruolo possono giocare i partiti minori e centristi di Cdx in questa federazione?
“Il ruolo che avemmo nel Pdl: si scordarono pure di invitarci dal notaio. E a fine corsa una parte dei debiti rimase a me”.

Di Alberto Maggi

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie