Protesta Comuni italiani contro il caro bollette. Alle ore 20 verranno spente le luci dei monumenti

AgenPress – Protesta nazionale per il caro-energia. È quella che stasera metteranno in scena i sindaci di molte città d’Italia. Perché le bollette degli enti locali stanno diventando insostenibili, come dice l’Associazione Nazionale dei Comuni italiani.

E perché il governo Draghi deve stanziare maggiori fondi per i comuni, che lamentano un ammanco totale di 550 milioni di euro. “Le risposte dal governo alle nostre richieste – ha detto nei giorni scorsi Antonio Decaro, presidente dell’Anci – non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, molti comuni del Paese spegneranno simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità”.

Saranno oltre 8mila i comuni italiani che, questa sera alle 20, spegneranno le luci dei loro monumenti simbolo per protestare contro l’ondata di aumenti dell’energia elettrica. Un’ iniziativa che interesserà tutta l’Italia da nord a sud e all’indomani dell’annuncio di Draghi da Genova di una serie di iniziative comprese tra i 5 e i 7 miliardi di intervento a sostegno delle famiglie.

Il prezzo dell’energia elettrica nei primi tre mesi dell’anno ha registrato infatti già un aumento del 55 per cento e poco meno ha fatto il gas (+41,8%), creando già problemi a famiglie, imprese e amministrazioni locali.

“Abbiamo scelto di spegnere per qualche minuto monumenti ed edifici pubblici simbolici, per richiamare l’attenzione del Governo – ha spiegato Decaro, presidente Anci, Associazione Nazionale Comuni d’Italia, a Rainews 24– È un problema che riguarda tutti, dalle aziende, alle famiglie fino agli enti locali. Nei bilanci dei Comuni il costo dell’energia oscilla intorno al miliardo e ottocento milioni. Un rincaro stimato del 30 per cento non ci permetterebbe di chiudere i bilanci e potremmo essere costretti a tagliare servizi essenziali, a cominciare dalla pubblica illuminazione che svolge un ruolo fondamentale anche in termini di sicurezza urbana”.

Nella Capitale il sindaco Roberto Gualtieri alle 20 di oggi spegnerà le luci del Campidoglio, sede del Comune di Roma. “Si tratta – dice in una nota – di una iniziativa che ci trova pienamente d’accordo: l’aumento delle bollette grava e mette in seria difficoltà famiglie e Istituzioni, dal piccolo al grande Comune, soprattutto in questo momento storico che ci vede già in difficoltà a causa della pandemia. E´ un problema che va affrontato e sono certo che il Governo ascolterà il grido di allarme dei cittadini e dei Sindaci”.

Milano, città dalle mille luci, domani sera dalle 20:00 alle 21:00 si spegnerà attraverso due dei luoghi più rappresentativi, Palazzo Marino e il Castello Sforzesco. Lo facciamo per aderire all’iniziativa di contro l’aumento dei costi dell’energia”. Questo il tweet con cui Beppe Sala annuncia l’adesione di Milano

Stessa ora e stessa modalità per la sede municipale e simbolo di Firenze, Palazzo Vecchio.

Si associa alla protesta anche il sindaco di Pisa, Michele Conti, che lascerà al buio Palazzo Gambacorti e Logge di Banchi. “Ci associamo – spiega Conti – per lanciare un messaggio che deve arrivare al Governo affinché, rapidamente, trovi delle soluzioni concrete per evitare che gli aumenti danneggino la ripresa economica e dei consumi nel nostro Paese”.

Anche il simbolo di Torino, la Mole Antonelliana, sarà al buio per un’ora. A confermarlo il sindaco Stefano Lo Russo che auspica “un intervento deciso e tempestivo del Governo a sostegno dei cittadini e dei Comuni italiani. Il caro energia – aggiunge Lo Russo – rischia di creare problemi nei bilanci comunali, con serie conseguenze sull’erogazione dei servizi offerti ai cittadini. Non possiamo permetterci di vanificare i grandi sforzi che si stanno compiendo per il rilancio dell’economia, il Governo intervenga”.

E a Bologna stop all’illuminazione sul monumento a Nettuno e nel Palazzo Re Enzo. Sulle pagine di Repubblica il sindaco Matteo Lepore ha ricordato la stima di ammanco complessiva per i Comuni calcolata dall’Anci (550 milioni di euro) “che per un Comune come Bologna vuol dire un buco da 15 milioni. Noi potremo affrontarlo”, chiarisce Lepore, ma “molti Comuni medio-piccoli rischiano di saltare”.

Anche il capoluogo del Molise, Campobasso, aderisce all’iniziativa: le luci di Palazzo San Giorgio, sede del Municipio, verranno spente questa sera.

Reggio Calabria a spegnersi saranno le luci di Palazzo Alvaro e Palazzo San Giorgio, sedi istituzionali della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria mentre a Lecce saranno spenti i 4 pastorali dell’Ovale di Sant’Oronzo e l’illuminazione del Sedile.

 

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie