Recovery, Alberto Veronesi: zero in condotta sullo spettacolo

AgenPress. “È inammissibile che il tema dello spettacolo dal vivo non venga mai citato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel Recovery Plan di Draghi la cultura è praticamente assente, a parte un riferimento alla digitalizzazione dei musei e delle biblioteche, alla ristrutturazione di edifici storici nei grandi centri urbani, al piano Borghi e al miglioramento energetico e antisismico degli edifici.

La scarsa considerazione che è stata riservata a uno dei settori più colpiti dalla pandemia, per il quale il PNRR ha stanziato nemmeno 7 miliardi su un totale di 221, 5 miliardi, ovvero circa il 3 % del totale, a scapito di altre voci di bilancio. Crescere è necessario, ma sarebbe importante non crescere con il solito assalto alla diligenza dei soliti noti monopolisti del capitalismo italiano: ad esempio è sparita dai radar la riforma fiscale altamente progressiva promessa all’inizio dell’era Draghi e gli obiettivi di occupazione fra quattro anni non superano quelli pre pandemia.

Il Piano nazionale presentato dal Governo che dovrebbe segnare la via della ripresa italiana, mortifica un settore da sempre caratterizzato dalla componente della precarietà di molti artisti e lavoratori che vi operano, e che sta pagando un prezzo altissimo in questi mesi di pandemia. Nel PNRR non viene previsto alcun intervento per lo spettacolo dal vivo. L’intero concetto di patrimonio culturale è degradato a servizio dell’industria del turismo. Un modello stantio e privo di una visione di rilancio, secondo Veronesi, convinto che una rivoluzione culturale dovrebbe essere l’agenda per la ripartenza, economica e sociale del paese.

In compenso saranno dati una valanga di soldi al cinema con la «Hollywood europea a Cinecittà» dimostrando ancora una volta lo spregio del Governo per le arti performative e per il settore dello spettacolo dal vivo che, nell’intero PNRR non viene mai citato. Per questo il mio voto sul Recovery Plan, per quanto riguarda lo spettacolo, è: zero in condotta.”

Lo dichiara Alberto Veronesi, Direttore d’Orchestra.

 

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