Ucraina. Onu, ci sono prove che i russi utilizzano bombe a grappolo. Usa, in atto crimini di guerra

AgenPress – L’ Ufficio dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani ha ricevuto rapporti credibili sull’uso di bombe a grappolo da parte delle forze russe anche nelle aree popolate dell’Ucraina.

Lo afferma Rosemary Di Carlo, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari politici, citata dal Guardian. Gli attacchi indiscriminati, compresi quelli che utilizzano bombe a grappolo, sono vietati dal diritto umanitario internazionale. Anche gli attacchi diretti contro civili, così come i bombardamenti aerei nelle città e nei villaggi, sono proibiti dal diritto internazionale e possono costituire crimini di guerra.

La Casa Bianca ha affermato venerdì che ci sono “forti indicazioni” che la Russia stia commettendo crimini di guerra in Ucraina, fermandosi prima di una dichiarazione, che richiede legalmente un’indagine prima che tale valutazione possa essere effettuata.

“Abbiamo tutti visto le immagini devastanti che escono dall’Ucraina e siamo sconvolti dalle tattiche brutali della Russia. Donne incinte in barella, condomini bombardati, famiglie uccise mentre cercavano la salvezza da questa terribile violenza. Stiamo anche ricevendo segnalazioni di altri tipi di potenziali abusi, inclusa la violenza sessuale e di genere”, ha detto ai giornalisti a bordo dell’Air Force One il vice segretario stampa della Casa Bianca Andrew Bates. “Sono attacchi disgustosi. Le vittime civili sono in aumento. Se la Russia prende di mira intenzionalmente i civili, sarebbe un crimine di guerra. E come tutti vediamo in diretta televisiva, le prove stanno aumentando e lo stiamo documentando mentre si svolge. Ci sono forti indicazioni che ciò stia accadendo e che il modo atroce con cui la Russia sta portando avanti questa guerra si tradurrà in crimini di guerra”. 

Gli Stati Uniti, ha aggiunto, supportano gli attivisti per i diritti umani, la società civile e i media indipendenti che documentano, raccolgono ed espongono prove di possibili crimini di guerra, violazioni dei diritti umani e violazioni del diritto umanitario internazionale. 

Gli Stati Uniti condivideranno tali prove con alleati e partner e “sosterranno la responsabilità” con ogni strumento disponibile, “compresi i procedimenti giudiziari quando appropriato”. 

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