2 agosto 1944: il dovere di ricordare a 76 anni dal genocidio dei Rom e dei Sinti

AgenPress. Sono passati 76 anni dal “Porajmos”, il genocidio dei Rom e dei Sinti avvenuto per mano nazista. Una pagina di storia che spesso si dimentica ma nella quale si ritrovano parole di dolore e di ingiustizia; una pagina che va ricordata per fare memoria.

Nella notte tra il 2 e il 3 agosto, venne smantellato lo “Zigeunerlager”, il campo degli zingari di Auschwitz-Birkenau. Nelle camere a gas finirono circa 4mila persone, in gran parte donne e bambini. Una persecuzione che viene ricordata, dal 2015, con una Giornata istituita dal Parlamento Europeo.

In Italia si terrà una diretta Facebook sul sito dell’Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali presso la Presidenza del Consiglio. Si tratta di “Un Viaggio Virtuale nella Storia e nell’Antiziganismo” con la possibilità di una visita on line ad Auschwitz-Birkenau. Sono previste testimonianze di sopravvissuti e collegamenti con le comunità sinti e rom dai luoghi di memoria e internamento italiani.

Il perdono chiesto dal Papa

Chiedo perdono – in nome della Chiesa al Signore e a voi – per quando, nel corso della storia, vi abbiamo discriminato, maltrattato o guardato in maniera sbagliata, con lo sguardo di Caino invece che con quello di Abele, e non siamo stati capaci di riconoscervi, apprezzarvi e difendervi nella vostra peculiaritàA Caino non importa il fratello. È nell’indifferenza che si alimentano pregiudizi e si fomentano rancori.

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