Agenpress – “Escludo che ci siano aumenti dell’Iva. Ci saranno rimodulazioni ma non ora, va fatto un lavoro serio nel tempo e quando sarà condiviso lo si sottoporrà al vaglio prima della maggioranza e poi del Parlamento. Alcuni beni potranno passare dal 10 al 4, altri dal 4 al 10. È una cosa necessaria, il nostro paniere ha bisogno di alcune rimodulazioni”.
Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e l’Autonomia, Francesco Boccia durante la trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital.
“Tutti sappiamo che ci vogliono almeno 5 miliardi per iniziare ad avere un effetto dal cuneo fiscale, ma nel 2020 partirà a metà anno perché bisognerà definire alcune cose prima, riguarderà il periodo luglio-dicembre”, ha aggiunto. “Dal 2021, invece, sarà di 5 miliardi. È l’inizio non il punto d’arrivo”.
“La manovra dell’anno scorso, come quella di quest’anno, era triennale. C’erano misure che impattano sul triennio, e intervenire sul triennio vuol dire intervenire su fasce di popolazione e di imprese che hanno fatto programmi sugli effetti triennali di quelle misure”, ha detto ancora riferendosi a ‘quota 100’ e ‘reddito di cittadinanza’. “Non dimentico di aver votato contro alcune misure – ha aggiunto – ma le aveva fatte anche una forza politica con cui siamo al governo, quindi una mediazione andava fatta. Il vincolo ti consente di tenerle fino a scadenza naturale, nessuno le ha allungate oltre il 2021”.