Agenpress. “Huawei e ZTE devono chiarire i loro rapporti con lo Stato cinese. Difendiamo i livelli occupazionali italiani ed europei, ma Huawei Italia non può attaccare il segretario di Stato statunitense che, nel suo viaggio in Italia, ha sollevato un legittimo alert sulla sicurezza nazionale italiana e dell’infrastruttura di intelligence dell’alleanza atlantica.
Le aziende cinesi evidenziano uno strano rapporto fra business e politica, rafforzato dalla legge sull’intelligence cinese del 2017, che obbliga le aziende a trasmettere le informazioni ai vertici militari.
Huawei e ZTE, connesse in vario modo alle gerarchie cinesi, smentiscano le ingerenze dello Stato ed eventuali interferenze di enti periferici, compresa l’ambasciata. Il Movimento 5 Stelle, inoltre, chiarisca i rapporti che intercorrono con le aziende cinesi, e l’eventuale sussistenza di conflitti d’interesse dei vertici grillini.”
E’ quanto dichiara il deputato responsabile Innovazione di FDI, Federico Mollicone, a margine dell’audizione nelle commissioni Affari costituzionali e Trasporti della Camera sul decreto Cybersecurity.