Siria. Raid aerei turchi, 15 i morti, di cui 8 civili. Sanzioni Usa contro la Turchia

Agenpress – “Le forze militari turche hanno colpito finora 181 postazioni appartenenti alle organizzazioni terroristiche nel nordest della Siria come parte dell’Operazione Fonte di pace” scattata oggi contro i curdi. Lo annuncia il ministero della Difesa turco, citato dall’agenzia Anadolu, riferendosi alle forze curde che la Turchia giudica appunto “terroristi”.

Fonti curdo-siriane vicine all’amministrazione autonoma curda del nord-est siriano riferiscono  che miliziani affiliati all’Isis hanno attaccato nelle ultime ore forze curdo-siriane nella zona di confine con la Turchia dove è in corso l’offensiva turca.

Secondo i curdi, i raid aerei hanno già provocato la morte di diversi “civili” nei villaggi frontalieri, dove si è scatenato “il panico”. Almeno 15 i morti, di cui 8 civili, hanno riferito fonti locali.

Intanto il Senato americano con una iniziativa bipartisan ha deciso di imporre sanzioni alla Turchia se non ritira il suo esercito dalla Siria nella sua operazione contro le forze curde. L’obiettivo è imporre all’amministrazione Trump di congelare i beni in Usa dei più alti dirigenti turchi, compreso il presidente Erdogan e i suoi ministri degli esteri, della difesa, delle finanze, del commercio e dell’energia. Le misure punitive colpirebbero anche le entità straniere che vendono armi ad Ankara, come pure il settore energetico turco.

Donald Trump, pur ribadendo il disimpegno Usa da queste “stupide guerre”, ha definito l’offensiva “una cattiva idea” e chiesto che la Turchia rispetti “tutti i suoi impegni”, tra cui “proteggere i civili, le minoranze religiose, inclusi i cristiani, e assicurare che non ci sarà alcuna crisi umanitaria”, oltre che “garantire che tutti i combattenti dell’Isis catturati restino in prigione e che l’Isis non rinasca in nessun modo o forma”.

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