Manovra. Tassate le cartine per il fumo, detrazione spese sanitarie pagate anche in contanti

Agenpress – Spunta nella manovra l’aumento di tasse per  “le cartine, le cartine arrotolate senza tabacco e i filtri funzionali ad arrotolare le sigarette” che saranno “assoggettati ad imposta di consumo in misura pari a 0,005 euro il pezzo contenuto in ciascuna confezione destinata alla vendita al pubblico”. Per come è scritta la norma, nel caso di una confezione da 50 cartine, si tratterebbe di un aggravio di 25 centesimi.

La nuova imposta sul consumo “è dovuta dal produttore o fornitore nazionale o dal rappresentante fiscale del produttore o fornitore estero all’atto della cessione dei prodotti alle rivendite”, ovvero i tabaccai. La norma impone inoltre che tali prodotti siano venduti solo nei rivenditori autorizzati, escludendo la vendita online.

“È vietata la vendita a distanza, anche transfrontaliera, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato”.

Salta la norma che prevedeva la possibilità di usufruire delle detrazioni per spese sanitarie solo con pagamenti effettuati con carte di credito o bonifici. Quindi, per le spese sanitarie si potrà usufruire anche con pagamenti in contanti mentre per il resto delle detrazioni al 19% si potranno avere solo pagando con carte o bonifici.

Confermata la stretta sulle detrazioni per i redditi più alti. In base alla bozza, gli sgravi per i redditi oltre i 120 mila euro vengono ridotti progressivamente. La “rimodulazione degli oneri detraibili in base al reddito” tocca anche le spese per la salute, ma “sono in corso valutazioni per escludere le spese sanitarie relative a patologie gravi”, si legge nella bozza. Il governo aveva annunciato che le spese sanitarie sarebbero state esenti, come quelle per i mutui prima casa.

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