Agenpress. La presenza alla Scuola di Polizia Penitenziaria di Parma di un ex detenuto partecipare a un incontro sullo sport con gli Agenti che frequentano il 177° corso di formazione indigna il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“E’ sconcertante che un ex detenuto venga scelto come docente ad un corso di Polizia. Davvero non c’erano atleti incensurati per parlare di sport e dei sani valori di etica e comportamento? Perché, ad esempio, non sono stati chiamati le atlete e gli atleti del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre del Corpo, campioni nello sport, campioni valorosi nel paralimpico, campioni di etica e comportamento, di senso dello Stato ed onestà?
Mi sembra una decisione gravissima avere chiamato come docente alla Scuola di Polizia di Parma un ex detenuto ed auspico che ciò non rimanga senza conseguenze per chi ha consentito tutto ciò”, denuncia il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece.
“Scegliere un ex detenuto per parlare agli allievi Agenti di Polizia è una scelta sbagliata e grave. E’ stato un errore invitarlo. Pensavamo di aver già visto il peggio quando l’ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando coinvolse Adriano Sofri, il leader di Lotta Continua condannato a 22 anni di carcere (ma da tempo in libertà) quale mandante dell’omicidio del Commissario di Polizia Luigi Calabresi avvenuto a Milano nel 1972, tra gli ‘esperti’ chiamati dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando per riformare il sistema penitenziario italiano, incarico rigettato dopo la denuncia e le proteste del SAPPE.
Ma oggi vedo che si continua a calpestare il senso dello Stato e delle Istituzioni, consentendo che un ex detenuto faccia lezione ad allievi Agenti di Polizia penitenziaria a Parma. Le persone oneste, con la fedina penale pulita, sono esempi. Le atlete e gli atleti del Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre del Corpo di Polizia Penitenziaria sono esempi. Auspico che il Ministro Bonafede ne chieda conto ai vertici della Direzione della Scuola di Polizia di Parma ed assuma con urgenza i necessari provvedimenti”.