Agenpress – La riforma del Trattato sul Mes “è stata già approvata a giugno, stiamo solo discutendo la legislazione secondaria, meglio chiudere ora”.
Così fonti dell’Eurogruppo coinvolte nel negoziato, secondo le quali riaprire il testo del Mes sarebbe anche in via teorica possibile, ma è molto rischioso perché permetterebbe a ognuno di sollevare altre questioni che si erano invece chiarite a giugno scorso quando si trovò l’accordo politico.
Attualmente resta aperta soltanto la discussione tecnica su dove inserire gli allegati della riforma del Mes, ovvero se all’interno del Trattato stesso oppure come allegato appunto, ma che avrebbe un valore legale leggermente inferiore e quindi, come sostengono i francesi, potrebbe essere foriero di controversie legali.
Nel pacchetto di dicembre che si discuterà all’Eurogruppo, oltre alla riforma del Mes c’è anche il completamento dell’Unione bancaria.
“Sono ottimista su un accordo su una roadmap per avviare la discussione politica”, fanno sapere le fonti Ue. Il piano di lavoro messo sul tavolo, al momento, somiglia molto alla proposta tedesca fatta dal ministro dell’Economia Olaf Scholz. E comprende, oltre allo schema comune di assicurazione sui depositi, anche una diversa assegnazione del rischio dei titoli sovrani detenuti dalle banche, punto su cui l’Italia si oppone da sempre.