Prezzi al consumo. Unc, la stangata delle città e delle Regioni più care

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Agenpress – Secondo i dati definitivi di novembre resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione resta stabile rispetto ad ottobre.

“Ottima notizia. Nel dato preliminare il carrello della spesa era più che raddoppiato rispetto ad ottobre, determinando una stangata per la spesa di tutti i giorni. Ora, invece, sia l’indice generale che quello dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona restano stabile come a ottobre” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, l’inflazione a +0,2% significa un rincaro annuo di appena 42 euro, 30 per una coppia con 1 figlio e 14 euro per una famiglia tipo” conclude Dona.

Rese noti solo oggi, invece, i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato l’ormai tradizionale classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita, non solo rispetto all’inesistente famiglia tipo, da 2,4 componenti, ma anche per la famiglia di 3 persone, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia.

Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care in termini di rincari, si conferma Bolzano che, con un’inflazione dello 0,9%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia di 3 persone, a 312 euro (271 per una famiglia tipo). Al secondo posto Verona, dove il rialzo dei prezzi dello 0,8% determina un aggravio annuo di spesa, per la famiglia di 3 componenti, pari a 265 euro (207 per la famiglia tipo), terza Bari, dove l’inflazione a +0,9%, il record per questo mese di novembre, comporta una spesa supplementare pari a 232 euro (187 per una famiglia tipo).

Le città più convenienti sono, invece, addirittura in deflazione, ben 7. Al primo posto della città più risparmiose Bologna, dove l’abbassamento dei prezzi dello 0,5% genera un risparmio annuo di 185 euro per una famiglia di 3 persone (142 per una famiglia tipo). Al secondo posto Ancona (-0,4%, pari a -112 euro, -90 per fam. tipo) e al terzo Reggio Emilia, -0,3%, con un ribasso del costo della vita pari a 110 euro (-84 euro per la famiglia tipo).

In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, svetta inaspettatamente l’Abruzzo, che, con un’inflazione a +0,7%, registra, per una famiglia di 3 componenti, una batosta pari a 168 euro su base annua (143 euro per famiglia tipo). Segue la Puglia, dove l’incremento dei prezzi pari allo 0,6%, implica un’impennata del costo della vita pari a 147 euro (117 per fam. tipo), terzo il Piemonte, dove per via dell’inflazione a +0,4%, si ha un salasso annuo di 124 euro (100 per fam. tipo).

Quattro regioni sono addirittura in deflazione. In Basilicata si ha il record del risparmio: il ribasso dei prezzi dello 0,2% si traduce in una minor spesa annua pari a 49 euro per una famiglia di 3 persone (42 per una fam. media). Segue la Sardegna, con una riduzione dei prezzi sempre dello 0,2% ed una minor spesa di 45 euro ed infine, al terzo posto, la Valle d’Aosta (-0,1% e 36 euro).

Tabella n. 1: Podio delle città PIÙ care (capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti), in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

NCittàRincaro annuo per la famiglia di 3 personeRincaro annuo per la famiglia tipo

(da 2,4 componenti)

Inflazione

annua di novembre

1Bolzano3122710,9
2Verona2652070,8
3Bari2321870,9

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Tabella n. 2: Podio delle città MENO care (capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti), in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

NCittàRincaro annuo per la famiglia di 3 personeRincaro annuo per la famiglia tipo

(2,4 componenti)

Inflazione

annua di novembre

1Bologna-185-142-0,5
2Ancona-112-90-0,4
3Reggio Emilia-110-84-0,3

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Tabella n. 3: Podio delle regioni più care, in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

NRegioniRincaro annuo per la famiglia di 3 personeRincaro annuo per la famiglia tipo

(2,4 componenti)

Inflazione

annua di novembre

1Abruzzo1681430,7
2Puglia1471170,6
3Piemonte1241000,4

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

A richiesta sono disponibili i dati delle altre regioni.

Tabella n. 4: Classifica completa delle città più care (capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti), in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa), per la famiglia tipo

NCittàRincaro annuo per la famiglia tipo

(2,4 componenti)

Inflazione

annua di novembre

1Bolzano2710,9
2Verona2070,8
3Bari1870,9
4Modena1670,6
5Ravenna1390,5
6Trieste1200,5
7Torino1060,4
8Genova970,4
9Milano880,3
10Napoli860,4
11Palermo830,4
12Catania830,4
13Venezia530,2
14Roma510,2
15Brescia290,1
16Parma280,1
17Firenze270,1
18Livorno270,1
19Padova260,1
20Perugia230,1
21Messina200,1
22Catanzaro190,1
23Reggio Calabria190,1
24Cagliari-42-0,2
25Potenza-43-0,2
26Trento-49-0,2
27Aosta-58-0,2
28Reggio Emilia-84-0,3
29Ancona-90-0,4
30Bologna-142-0,5

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

A richiesta, nel pomeriggio, sono disponibili i dati delle città sotto i 150 mila abitanti

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