Agenpress. La studentessa stava manipolando alcuni “pezzi”di Hiv per la tesi, nel laboratorio di un ateneo straniero e pochi mesi dopo scopre di aver contratto il virus. Un incidente gravissimo, unico nel suo genere, che le ha distrutto la vita e la carriera della laureanda.
La studentessa, che si è poi laureata in un’università del Veneto, ha denunciato entrambi gli atenei, quello italiano e quello straniero. “Ripenso subito agli esperimenti che avevo fatto sette mesi prima mentre ero all’estero — dichiara —: mi erano stati fatti manipolare pezzi del virus. Ma erano virus che non potevano replicarsi, detti difettivi. In teoria un’operazione senza rischi”.
La richiesta di risarcimento milionaria è approdata al Tribunale di Padova.