Agenpress. “Se si vuole ripartire prima che l’economia nazionale collassi c’è solo una strategia, che non è né la chiusura infinita né la riapertura incondizionata. Occorre un adattamento pragmatico e puntuale alla nuova normalità dei prossimi mesi, se non anni. Anzitutto, bisogna che Oms e autorità sanitarie diano certezza sull’efficacia – e che a questo segua un’ampia disponibilità – dei test sierologici.
Quando sarà certo che chi ha contratto il Covid19 è immune da un nuovo contagio e i test forniranno risultati totalmente attendibili, allora andranno messi a disposizione di aziende e lavoratori così da verificare chi può riprendere l’attività. Serviranno anche per individuare chi va invece ancora protetto. Le imprese vanno aiutate a rispettare le misure di sicurezza e contenimento del contagio nei luoghi di lavoro: mascherine, gel e protezione occhi a disposizione di tutti; disinfezione ogni 2 ore dei mezzi pubblici; messa a norma e sanificazione quotidiana degli ambienti di lavoro; garanzia delle linee di credito; rateizzazione delle imposte e dei contributi secondo scadenza fissate e note in anticipo.
Strumenti e regole certe per conciliare lavoro e prosecuzione di lotta al virus. Illudersi che il Covid19 ci lasci un bel giorno, come per magia, rischia nel frattempo di distruggere la seconda economia produttrice d’Europa. Non possiamo trasformare l’Italia in una società di sussidiati statali, il tutto peraltro finanziato con il debito pubblico, come evoca il redivivo Beppe Grillo”.
Così Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, in una nota.