Per il giornalista la riapertura del Paese come ‘Alla Fiera dell’Est’ di Branduardi: “una filastrocca senza fine”
Agenpress – “Riaprire l’Italia? Una filastrocca senza fine. Un grande bluff che ricorda ‘Alla fiera dell’Est’ di Angelo Branduardi. Solo che qui al posto di topi, gatti, cani, bastoni, fuoco e acqua, resta ahimé soltanto l’acqua scrosciante che la nazione fa da tutte le parti”. E’ il pensiero di Maurizio Scandurra, affidato come sempre giornalmente ad Agenpress.
“L’11 marzo scorso Giuseppe Conte e soci hanno inventato un nuovo ballo, la ‘Quarantella’: una tarantella speciale di origini romane anziché pugliesi che si danza nudi in quarantena ogni 15 giorni con una mano davanti e l’altra dietro. Roba da far persino invidia a Eugenio Bennato, che nel genere è un maestro assoluto”, commenta ironico e tagliente il giornalista e saggista cattolico.
“In principio fu il 25 marzo. Poi venne il tempo del 4 aprile. Successivamente fu la volta del 13 aprile, che Angelo Borelli sua sponte trasformò in 16 maggio. Salvo poi fare, falsamente, retromarcia. E ancora 4 maggio, 16 maggio bis e via dicendo sino al 30 giugno: termine oltre il quale dal 17 marzo scorso i tribunali possono rinviare le udienze, come stanno facendo in massa”, fa il punto Scandurra.
Secondo il quale, infatti, “più che di numeri da giocare, si tratta chiaramente di una strategia di controllo della tensione, che ora rischia però di ottenere l’effetto contrario, innescandola e amplificandola insieme. La verità è che lo Stato annaspa nel tentativo maldestro di intervenire su psiche e umori dei cittadini: oggi più o meno abituati – o meglio, rassegnati – a stare ‘tranquilli’ a casa: poiché, se avessero saputo tutto subito, oltre alla pandemia sarebbe scoppiato il pandemonio. Ma la gente ha bisogno di chiarezza”.
Per poi riflettere: “A gennaio il Governo proclamò lo stato di emergenza fino al 31 luglio: c’era già tutto il tempo per intervenire e pianificare. Vero, Conte? Vero, ministri ‘minestre’? In tutta questa zuppa priva di sale in zucca, tanto per restare in metafora, le previsioni di calcio e musica restano gli indicatori migliori e più attendibili per comprendere che cosa accadrà al calendario del Paese. Cari italiani, ci rivediamo a settembre, scuole incluse. Se va bene. E con un dato certo: più lavoro per Forze dell’Ordine, penalisti, psicologi e psichiatri”.