Agenpress. Secondo la bozza del Def, nel 2020 i consumi dovrebbero registrare un calo del 7,2%.
“Dati shock. Per fare in modo che, alla riapertura dei negozi, ci sia subito un consistente rimbalzo dei consumi, che potrebbe ridare fiato anche ai commercianti in difficoltà, servono incentivi per gli acquisti, così da invogliare le famiglie che se lo possono permettere a mettere subito mano al portafoglio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Oltre ai classici incentivi statali già utilizzati in passato, dai bonus per l’acquisto di auto alle detrazioni fiscali per l’acquisto di elettrodomestici, proponiamo anche un mese di sconti Iva per tutti i settori maggiormente in crisi, come quello turistico” prosegue Dona.
“Si potrebbe immaginare una riduzione temporanea dell’Iva prevista dal 22 al 10%, o addirittura l’esenzione, così da ottenere uno sconto sui prodotti ed i servizi offerti al consumatore, invogliandoli all’acquisto, come avviene durante il periodo dei saldi, senza gravare però sugli introiti delle imprese. Uno sconto, insomma, a carico dello Stato, valevole per un periodo almeno pari ad un mese” conclude Dona.