Per garantire vera liquidità oggi e veri investimenti domani bisogna liberare le imprese dalla gabbia della burocrazia ministeriale e bancaria. Abbiamo un’occasione irripetibile per fare l’unificazione infrastrutturale del Paese e dimostrare al mondo degli investitori globali che abbiamo cambiato testa
Agenpress. Bisogna evitare che emerga il problema della solvibilità dell’Italia prima dell’estate con i dati del prodotto interno lordo sicuramente in caduta libera. Bisogna impedire che l’Italia torni a essere lo Stato da vendere – non la Spagna, il Portogallo, la Grecia – nella Grande Depressione mondiale di oggi come fu nel novembre del 2011 con la Grande Crisi dei debiti sovrani. Non perché spende troppo e a pioggia, ma perché è incapace di spendere.
Perché restiamo la terra dei “governatori dei conti pubblici” e dei “governatori territoriali” che litigano tra di loro e hanno il freno a mano tirato su tutto. Perché consentiamo a uomini inadatti per i tempi di pace di dettare legge addirittura nei tempi di guerra. Perché i cosiddetti tecnici continuano a dire alla politica che cosa deve fare e si illudono di potere continuare a massacrare tutti con gabelle di ogni tipo per garantire i loro stipendi pubblici. Addirittura ridicolo.
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