Carceri, (SIPPE): “Drone tenta di introdurre telefoni nel penitenziario”

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Agenpress. “Probabilmente pilotato a distanza da una persona sconosciuta, ha cercato di introdurre dei telefonini completi di carica batteria e schede Sim nel Penitenziario di Napoli Secondigliano”.

A riferirlo è il Dirigente Nazionale del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Miche Vergale che da sempre denuncia le problematiche che affliggono gli Istituti Penitenziari, in particolare quelli della Campania.

Il drone sorvolava il Penitenziario – commenta Vergale – era silenzioso e non aveva una buona visibilità a causa dell’oscurità sopraggiunta in tarda serata. Il drone, giunto nei pressi del cortile dove i detenuti di solito effettuano i passeggi, improvvisamente è precipitato con il carico dei telefonini. Grazie all’ Agente che in quel momento si trovava in servizio sul muro di cinta per garantire la sicurezza esterna, che ha assistito alla scena, si è potuto rintracciare il drone e scongiurare che il carico venisse destinato ai detenuti. Il drone precipitato conteneva 6 telefonini completi di carica batteria e schede SIM.

Il SIPPE – continua Vergale – ha sempre denunciato la presenza dei telefonini nei Penitenziari ma a quanto pare non c’è volontà da parte dell’attuale Governo a voler trovare strumenti normativi per eliminare questo fenomeno.

Sull’ argomento, interviene anche il Segretario Generale del Sindacato SIPPE Carmine Olanda, che punta il dito contro l’attuale Governo e il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, chiedendo le sue dimissioni per il fallimento del sistema penitenziario.

L’ attuale Governo non può girarsi dall’ altra parte e fare finta di non vedere. E’ giunta l’ora che i Politici che oggi governano, si pronuncino su come devono essere gestiti i Penitenziari, se devono essere Hotel a  “Cinque Stelle” per i delinquenti e se la Polizia Penitenziaria deve indossare un camice bianco a servitù dei delinquenti, oppure una divisa che rappresenta lo Stato e la legalità.

Auspichiamo che il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, – conclude Olanda – oltre a fare promesse durante la campagna elettorale – mai mantenute – e ad indossare la maglia della Polizia Penitenziaria per dimostrare vicinanza al Corpo – mai dimostrata -, intervenga tempestivamente sulla problematica in questione, fornendo tutti i mezzi necessari alla Polizia Penitenziaria per intercettare e prevenire l’ introduzione dei telefonini che rischiano di essere dello stesso numero dei detenuti presenti in carcere.

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