Fatebenefratelli: un nuovo servizio di video-visita per sospetto tumore alla mammella

Agenpress. Il Fatebenefratelli-Isola Tiberina, anche in tempi di Covid, vuole essere vicino alle donne con un nuovo servizio gratuito di Video Visita attivato dalla Breast-Unit dell’Ospedale per pazienti con sospetto tumore al seno.

Il servizio è dedicato a coloro che manifestano sintomi dubbi e improvvisi e, su consiglio del medico di medicina generale, sentono la necessità di confrontarsi con un centro ad alta specializzazione

Ad incontrare le donne, in collegamento “screen to screen”, sarà la Direttrice dell’Unità, Patrizia Frittelli, attraverso una piattaforma ad hoc che abbatterà le distanze, ma anche le paure di tutte quelle donne che in questo momento vivono un’emergenza nell’emergenza.

Nella modalità “virtuale” mancherà la vicinanza fisica ma non l’attenzione, la personalizzazione e l’accoglienza tipica che caratterizza il servizio del Fatebenefratelli e della sua Breast Unit: Nel caso in cui dalla visita on line dovessero emergere reali necessità di approfondimento, le pazienti verranno subito prese in carico dall’Unità e inserite nel consueto percorso multidisciplinare diagnostico e di cura.

Due le tipologie di Video Visita messe a disposizione: visita senologica in paziente sintomatica (nei giorni di martedì e giovedì); controllo post-operatorio di chirurgia ricostruttiva della mammella, con il chirurgo plastico Carlo Magliocca (di venerdì).

Sarà possibile prenotare direttamente dal Sito web dell’Ospedale (www.fatebenefratelli-isolatiberina.it) o tramite CUP (06.68136911).

 Il Fatebenefratelli – Isola Tiberina è un centro non-Covid, pertanto ha potuto continuare a essere operativo a 360 gradi per la diagnostica e la cura del tumore alla mammella, assicurando la presa in carico della paziente in un ambiente di assistenza accogliente e protetto. Inoltre, la possibilità di un controllo post-operatorio con il chirurgo plastico consente di verificare che tutto proceda nel verso giusto subito dopo l’intervento senza doversi recare in Ospedale, a meno che non se ne rilevi un effettivo bisogno, riducendo i disagi legati agli spostamenti.

È fondamentale assicurare una continuità di rapporto fra noi e le donne – commenta la Direttrice della Breast Unit, Patrizia Frittelli – . Il Covid-19 ha abbassato necessariamente la guardia rispetto alle emergenze legate alle altre patologie, ma è importante ricominciare a mettere al centro la fiducia fra le persone e gli spazi ospedalieri, reali e virtuali. La Video Visita ci consentirà di interagire in modo più efficace: non solo si parla a un volto, elemento imprescindibile della relazione fiduciaria medico-paziente, specialmente quando in gioco ci sono emozioni e preoccupazioni forti, ma diventa possibile anche valutare eventuali segnali patologici rilevabili con un’analisi visiva”.

L’iniziativa si inserisce nel contesto più ampio di promozione della campagna “L’Isola Sicura” attivata dall’Ospedale per informare i cittadini in merito a tutti gli interventi messi in atto dalla Struttura per garantire agli utenti la massima sicurezza nella fruizione dei servizi.

Quello della Video Visita senologica – spiega il Direttore Generale dell’Ospedale, Stefano Michelini – è la prima di una serie di iniziative con cui si vuole rispondere all’emergenza attraverso soluzioni valide e percorribili, al di là delle necessità connesse alla situazione che stiamo vivendo: l’obiettivo è infatti di trasformare la criticità del momento in un’opportunità di introduzione e consolidamento di pratiche di connected care, su cui l’Ospedale è impegnato da tempo, che ci rendano più vicini alle persone portando letteralmente “a casa” alcuni servizi importanti e rendendo così la prevenzione e la cura più veloci e più accessibili per tutti, ora e in futuro”.

La piattaforma è frutto della collaborazione con la “Magnetic Media Network”, partner tecnico già coinvolto dall’Ospedale in altre sperimentazioni nell’ambito della connected care, come l’ultimo screening “di piazza” della fibrillazione atriale (4500 controlli in 2 giorni, lo scorso ottobre) per la prevenzione dell’ictus legato a questa aritmia.

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