Sentenza Ragusa, Bond (FI): esempio di giustizia che non vogliamo

Agenpress. “Non si scherza con la sensibilità delle persone che hanno perso un familiare. Le chiacchiere del ministro Bonafede sono l’esempio della giustizia che non vogliamo”.

E’ il commento del deputato di Forza Italia, Dario Bond, alla notizia della sentenza del gup di Ragusa al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato e rispetto a quelle che lo stesso Bond definisce “mancate promesse di giustizia fatte dal ministro Bonafede ai genitori dei due bambini, Simone e Alessio, che hanno perso la vita dopo essere stati travolti davanti la porta di casa da un conducente ubriaco e drogato”.

“La condanna a soli nove anni di carcere per un reato del genere – aggiunge Bond – è impensabile.  La vicinanza mostrata dal ministro alla famiglia dei due bambini nel momento della tragedia e l’impegno preso, a modificare le norme che danno origini a sentenze bizzarre quanto ingiuste come queste, doveva e deve tradursi in fatti. Dopo un anno il suo silenzio sembra una presa in giro che, di fronte ad un simile dolore, pesa ancora di più. Non è questa la giustizia che vogliamo”.

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