AgenPress – “Qualsiasi misura di esecuzione della pena alternativa al carcere per i mafiosi rappresenta un vulnus al sistema antimafia”. Lo scrive la Dia nella relazione al Parlamento ricordando il provvedimento del Dap che durante la fase più acuta dell’emergenza Covid ha consentito l’uscita dal carcere di diversi boss. L’uscita dei mafiosi, dicono gli investigatori, ha infatti “indubbi e negativi riflessi”: rappresenta l’occasione per “rinsaldare gli assetti criminali sul territorio”, può “portare alla pianificazione di nuove strategie affaristiche”, consentire ai capi più giovani di darsi alla latitanza e anche favorire le faide tra clan rivali.
Ma soprattutto, sottolinea la Dia, “la scarcerazione di un mafioso, addirittura ergastolano, è avvertita dalla popolazione delle aree di riferimento come una cartina di tornasole, la riprova di un’incrostazione di secoli, diventata quasi un imprinting: quello secondo cui mentre la sentenza della mafia è certa e definitiva, quella dello Stato può essere provvisoria e a volte effimera”.