AgenPress. Sulla questione migranti ho sempre detto che con le urla e gli slogan non si sarebbe trovata alcuna soluzione. Per fermare gli sbarchi dalla Tunisia serviva concretezza e dialogo con le autorità tunisine.

È quello che questo governo sta facendo e i primi risultati stanno arrivando. Le autorità tunisine infatti si stanno attrezzando con mezzi che hanno il compito di fermare le partenze. E sono già diversi i barchini, partiti per l’Italia, fermati a ridosso delle coste tunisine.

Intanto grazie al lavoro della ministra Lamorgese, dal 10 agosto riprenderanno i rimpatri dei tunisini che sono sbarcati in Italia.
Non significa aver risolto tutto, non vuol dire che il problema non si ripresenterà, ma è una prima risposta ad un fenomeno complesso, a una sfida che deve coinvolgere l’Europa intera. E per questo abbiamo chiesto un aiuto concreto all’Ue, perché le coste italiane sono anche europee e questo è un messaggio che deve arrivar chiaro: l’Italia non è più disposta a farsi carico, da sola, del problema.

Così com’è importante comprendere che dobbiamo puntare a bloccare le partenze, affrontando il tema senza alcun pregiudizio politico o ideologico.
A guidarci sono le leggi dello Stato e il diritto internazionale. Il problema non è la nazionalità delle persone, ma il rispetto delle regole, che valgono per tutti.

E’ quanto dichiara, in una nota, Luigi Di Maio.