In questo Paese a gestire la sanità, la scuola, il trasporto locale, il turismo sono le Regioni con le loro venti velocità e i loro venti interessi da tutelare. Il sistema decisionale così frammentato non potrà mai funzionare, è fatto su misura per tutelare i ricchi e abbandonare i poveri nel breve termine e per impoverire i primi e ancor di più i secondi nel medio termine
AgenPress. La Conferenza Stato-Regioni è il consiglio dei ministri ombra del Paese. Prendiamone atto e facciamola finita. Se poi il Capo della Conferenza Stato-Regioni è anche bravo, il più bravo di tutti è stato Errani, per il Capo di governo di turno della Repubblica italiana sono dolori acuti.
Il Governo fa gli annunci, anche attraverso i decreti legge, la Ragioneria fa i controlli e spesso le ragioni della sofferenza finanziaria si fanno sentire, creano problemi, ma i fatti che dovrebbero entrare in vigore restano spesso annunci dell’esecutivo perché a gestirli non è il Governo ma sono le Regioni con le loro potestà legislative concorrenti e le loro casse.
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